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8 Novembre 2022

Rifugi da non perdere, a Molveno scopriamo la Montanara

di: Girovagando in Trentino

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Sopra l’abitato di Molveno, sull’Altopiano di Pradel, si trova il rifugio la Montanara che sorge a circa 1.600 metri di quota. Il posto è assolutamente esclusivo, proprio di fronte alla Dolomiti di Brenta: da qui infatti si può ammirare uno splendido paesaggio alpino.

“Questa struttura – ricorda Sonia Frizzera del rifugio la Montanara – è stato costruita nel 1973 dai miei suoceri e il prossimo anno compirà pertanto cinquant’anni”. Attualmente la struttura è gestita da Sonia assieme al marito e ai loro tre figli. Si tratta di un rifugio completamente rinnovato grazie ai lavori compiuti nel corso degli ultimi tre anni: nuove stanze, con i rispettivi servizi e tante altre migliorie che aumentano il comfort degli ospiti senza però tradire le caratteristiche di un rifugio.

“La nostra cucina – prosegue Frizzera – riprende le ricette della tradizione ma proponiamo anche piatti senza glutine e senza lattosio”. Il rifugio è aperto quasi tutto l’anno: qui la stagione inizia già in concomitanza della Pasqua mentre l’inverno si parte dall’8 dicembre fino a metà marzo. La prenotazione è sempre gradita, non va dimenticato che queste strutture devono fare i conti con la posizione che da un punto di vista della gestione può dare qualche problema logistico e di certo fa aumentare il lavoro dei gestori.

Umberto Sartori è il cuoco del rifugio, lavora nella struttura praticamente da quando venne costruita. “Cuciniamo tutto solo con l’olio d’oliva evo del Garda, abbiamo sempre un primo per celiaci e quindi senza glutine, mentre tutti gli altri piatti sono senza burro e senza lattosio. Per i celiaci – sottolinea Sartori – serviamo gnocchi di mais accompagnati da una fonduta di formaggi, tutta la pasta è fatta in casa”.

Tra i piatti che vanno per la maggiore si annoverano le tagliatelle con ragù di capriolo, tagliolini alle ortiche con i finferli, sui secondi invece polenta, che può essere accompagnata da spezzatino, salsiccia, capriolo, coniglio e puntine. Talvolta c’è anche lo stinco. Per chiudere in bellezza i dolci: lo strudel, come quello della nonna, le crostate alle marmellate, torta di ricotta e mandorle, panna cotta ai frutti di bosco e qualche altra prelibatezza. Insomma se avete voglia di respirare la vera atmosfera alpina questo è il posto giusto.

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