21 Ottobre 2022
di: Girovagando in Trentino
Il 29 e il 30 ottobre di quest’anno (2022) si terrà la 42esima edizione della Festa della Castagna a Roncegno Terme. “Si tratta di una ricorrenza molto sentita da tutto il paese e da tutto il Trentino”, sottolinea Daniela Oberosler, presidente della Pro loco di Roncegno Terme. Durante la kermesse dedicata alla castagna vengono coinvolte la maggior parte delle associazioni del paese e pure i ristoratori che proporranno piatti a tema. Non mancherà nemmeno il mercatino degli hobbisti con la vendita di prodotti locali e dell’artigianato.
Tra le attività organizzate dalla Pro loco di Roncegno Terme ci sarà il villaggio dedicato ai bambini e alle famiglie così come un’area dedicata agli animali e un convegno per la formazione dei castanicoltori. Non mancheranno nemmeno letture e incontri per i più piccoli. Grande novità di quest’anno la mongolfiera dalla quale sarà possibile ammirare Roncegno e la Valsugana dall’alto, in tutto il loro splendore.
“Roncegno Terme offre grandi attrattive per i suoi visitatori – afferma Alessia Sartori assessora al Turismo in Comune – prima fra tutte il parco delle terme che circonda lo stabilimento termale nato alla fine dell’800”. La fama di questo posto è legata alle acque arsenicali ferruginose che rappresentano un’eccezione nel panorama trentino e godono di particolari proprietà terapeutiche.
Infatti, nella struttura nota come Casa Raphael vengono curate malattie cardiovascolari, dell’apparato gastroenterico, otorinolaringoiatriche e delle vie respiratorie, ma anche disturbi ematologici, affezioni dermatologiche e artroreumatiche.
“Qui il castagno cresce così bene proprio grazie alle montagne che circondano Roncegno – dichiara l’assessora – montagne che possono essere visitate attraverso le numerose passeggiate”. Fra questa spicca la strada del castagno, adatta a tutti, con una durata di due ore.
Oltre a trekking e passeggiate a Roncegno terme si può giocare anche a golf oppure si possono visitare due musei: il primo è quello degli strumenti musicali popolari che ospita una collezione di strumenti provenienti dai cinque continenti; il secondo è un antico mulino con una collezione di fotografie e spaventapasseri di Flavio Faganello.