In questo articolo proponiamo un facile e bellissimo giro ad anello in Val Calamento, nel Lagorai centrale, con ascensione al panoramico Monte Croce m 2490, negli stupendi paesaggi esaltati dai colori dell’autunno.
Il Monte Croce è la cima più importante del Lagorai centro occidentale, al quale abbiamo dedicato altre precedenti escursioni, estive e invernali, realizzate dai vari versanti: una concatenazione estiva con Rujoch e Fregasoga, I tre “giganti” del Lagorai occidentale; una traversata invernale dalla Val dei Mocheni, Monte Croce m 2490 – Lagorai; una salita invernale con gli sci da escursionismo, Monte Croce m 2490.
Si parte da Malga Valtrighetta m 1400 in Val Calamento (raggiungibile da Borgo Valsugana con la strada per il Passo Manghen), dove si lascia l’auto, seguendo quindi la strada forestale/sentiero 370 che, con pendenze modeste, raggiunge Malga Bolenghetta, Malga Bolenga, Malga Cagnon di Sotto.
Qui si abbandona il sentiero 370 e si prosegue sulla strada forestale fino alla spettacolare piana di Campiò e alla soprastante Malga Cagnon di Sopra m 1900. Nei pressi della malga il sentiero 407, rimesso a posto e ben segnalato, risale ripido ma senza difficoltà fino alla Busa di Fregasoga e quindi a Passo Scalet m 2212. Si prosegue ora senza difficoltà per l’ampia dorsale sud che, dopo una breve salita ripida, spiana fin sotto la cima, che si raggiunge quindi senza alcun problema con un ultimo breve strappo.
Grandioso il panorama dalla vetta di 2490 metri, la più alta della zona, e che spazia a 360 gradi. Durante la Grande Guerra il Monte Croce fu un importante caposaldo strategico, com’è testimoniato dalle molte tracce di trinceramenti (vedi i ruderi militari sul vicino Baitol) ancora presenti in tutta la zona.
Dalla cima del Monte Croce ora il percorso prosegue con la discesa a Passo Cadin. Non c’è un sentiero “ufficiale” ma solo tracce che calano per il ripido versante est (attenzione in caso di nebbia )per ghiaioni e sfasciumi: il percorso è elementare, basta seguire le tracce in direzione del passo che è sempre a vista. Raggiunto il passo Cadin, si inizia ora la traversata in quota in direzione di Passo Manghen.
Il sentiero 310, che ricalca i vecchi camminamenti militari, si inoltra in costa, con leggeri saliscendi, in luoghi assolutamente selvaggi e assai poco frequentati. Nei pressi delle forcelle, i resti di accampamenti militari, trincee e massicciate sono ancora ben visibili. Il sentiero inizialmente aggira a sud Cima Bolenga, quindi raggiunta un’ampia forcella cambia versante salendo a nord di quota 2152, raggiunge un altro passo senza nome quindi risale leggermente lungo il versante sud di Cima Fornace.
Raggiunta la dorsale sud est, con un ultimo traversone si arriva al bel Bivacco dei Manghenéti m 2060 dell’ANA di Telve (vedi interno, locale bivacco). Di qui si può allungare ulteriormente il percorso raggiungendo, in circa 40 minuti, il Passo Manghen proseguendo per il sentiero 310, rientrando poi per la strada provinciale. Oppure, puntando verso sud per sentiero 310/A, si cala gradualmente di quota nella conca sotto Cima Fornace e Monte Cadino, fino alla partenza della teleferica del bivacco, quindi per bella stradella fino alla Malga Valsolero di Sopra m 1748.
Si segue quindi la strada provinciale fino a Malga Valsolero di Sotto m 1540 dove, tagliando per prati, si punta verso la strada forestale dell’andata che conduce a Malga Valtrighetta dove abbiamo l’auto. Dislivello complessivo m 1200, sviluppo totale km 18.