Partendo da Passo Manghen m 2047, proponiamo la salita al Monte Ziolera m 2478 con un meraviglioso giro ad anello che tocca due magnifici laghetti, il Lago Montalon e il Lago delle Buse. E’ un itinerario classico, facile, con dislivello modesto di 500 metri, sviluppo 16 km.
Allungando un po’ il percorso si può arrivare fino al Lago Stellune.
Con la sua inconfondibile vetta piramidale di m 2478 i Il Monte Ziolera domina, assieme al vicino Monte Croce m 2490, il Lagorai centrale. Il panorama dalla cima è tra i più notevoli di tutto il Lagorai. Il dislivello modesto, appena 400 metri, lo rendono un obiettivo alla portata di qualunque escursionista appena allenato. Noi però proponiamo di aggiungere alla facile salita della cima, un più impegnativo ma entusiasmante e scenografico giro ad anello in senso antiorario.
L’orientamento è abbastanza semplice, i sentieri generalmente ben segnati. Ci sono solo due tratti in discesa che richiedono un po’ di attenzione, la breve discesa ripida su sfasciumi dalla cima per il versante est (ma fa più paura a vederla che a farla) e la discesa verso il Lago di Montalon per una pietraia di grossi massi. Il resto dell’itinerario si svolge su facili sentieri.
Da Borgo Valsugana (o Molina dal versante fiemmese) si raggiunge Passo Manghen m 2047 (vedi mappa) dove si parcheggia nei pressi del Rifugio omonimo, recentemente ristrutturato. In prossimità del passo si prende il sentiero 322 che, dapprima con un traversone in costa e poi con alcuni zig zag più ripidi, raggiunge Forcella del Frate 2228, dove si domina la Val Ziolera con la malga omonima. Di qui si abbandona il sentiero 322 per risalire facilmente il fianco sudovest fino in vetta (circa ore 1.15 dal passo Manghen).
Il panorama a 360° è grandioso e abbraccia tutti i maggiori gruppi dolomitici. Ora si deve affrontare il tratto più impegnativo di tutta l’escursione, calando per il ripido fianco est per tracce e sfasciumi. Il fondo è sdrucciolevole e franoso ma con un po’ di attenzione non presenta problemi (chi non se la sente può tornare indietro verso forcella del Frate e riprendere il sentiero 322 che aggira la cima a a sud).
In breve si arriva ad una specie di passo pianeggiante, si prosegue per la dorsale calando successivamente leggermente di quota fino a Forcella Ziolera 2292, dove si incrocia il sentiero 361 dal quale si può calare eventualmente verso il Lago delle Buse in caso di rientro forzato. Noi proseguiamo sempre per sentiero 322 che con un ampio traversone costeggia a est il Monte Montalon fino ad una forcelletta quotata 2278: qui molti sbagliano strada per mancanza di indicazioni e perché indotti a seguire un vecchio ed evidente sentiero militare che si dirige verso il Monte Valpiana.
Valicata la forcelletta, il sentiero piega decisamente verso nord attraversando il ripido fianco est (attenzione) del Montalon fino alla Forcella Pala del Becco m 2245 (anche qui possibilità di rientrare anticipatamente verso il Lago delle Buse). Ora inizia la discesa verso il Lago Montalon con sentiero 322B, inizialmente con un traversone in leggera discesa su costone ripido, quindi attraversando una grande pietraia un po’ disagevole.
Calando di quota ci si affaccia sulla spettacolare e verdissima Val di Montalon che ci appare in tutto il suo splendore. Ancora un traverso pianeggiante in costa e siamo al bellissimo Lago di Montalon m 2089, dove ci accolgono i fischi delle marmotte che popolano le rive in numerose colonie. Chi ha gambe può proseguire, scollinando la vicina Forcella Montalon, con altri 3 chilometri di sentiero in costa, fino al magnifico Lago delle Stellune, tenendo presente che poi il ritorno diventa abbastanza lungo (circa ore 4.30).
Il rientro a Passo Manghen avviene per il versante nord del Montalon. Dal Lago di Montalon si guadagna rapidamente la Forcella di Montalon m 2250 e con direzione nordovest si prende il sentiero 322 che, con un magnifico traversone in quota lungo il Pian delle Fave, raggiunge l’incantevole piana con il Lago delle Buse m 2066 (posto fantastico per campeggiare a meno di un’ora da passo Manghen!).
Nel lago si possono osservare molti esemplari di tritone alpino, un anfibio dal caratteristico ventre color arancio. Dal lago delle Buse si rientra quindi al Passo Manghen in circa 40 minuti, passando accanto a “L’Eterno”, un tronco di cirmolo, dichiarato monumento vegetale, ormai morto ma antico di oltre 1000 anni. Sviluppo complessivo 16 km, dislivello circa 500 metri.
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