L’escursione proposta si colloca in Val di Sole e nello specifico sulle pendici che sovrastano l’abitato di Malè, meta di escursionisti sia nel periodo estivo che invernale.
Il punto di partenza è collocato a quota m 1360, poche centinaia di metri al di sopra dell’abitato di Bolentina, una piccola frazione che, assieme a quella di Montes, fa parte del comune di Malè.
L’itinerario si sviluppa inizialmente lungo la strada forestale che dall’abitato porta alle omonime malghe Bassa e Alta. Il tratto iniziale presenta una pendenza costante e di facile percorrenza; lungo tale percorso si incontra Piazza Marendaia (m 1500), caratteristica meta di campi scout durante il periodo estivo. Dopo aver raggiunto la Malga Alta di Bolentina (Malga Senage a m 1832) si prosegue luogo un sentiero che parte a sinistra della Malga stessa.
L’escursione si caratterizza ora per una maggiore difficoltà di ascesa e per l’alternanza di tratti con elevata pendenza e tratti più agevoli. La fatica affrontata in quest’ultimo tratto tuttavia è presto dimenticata una volta giunti al bivacco Dino Marinelli (m 2090), dove lo scenario è sicuramente uno dei più affascinanti dell’intera Val di Sole. Frontalmente, sul versante opposto, si possono ammirare il Monte Peller e il Sasso Rosso, accompagnati dal maestoso Massiccio delle Dolomiti di Brenta; proseguendo con lo sguardo verso destra si intravedono le prime vette del Massiccio dell’Adamello con in lontananza Cima Presanella.
Volgendo lo sguardo verso sinistra, invece, si scorge il Lago di Santa Giustina e l’alta Valle di Non. L’escursione, per i più allenati e dotati delle apposite attrezzature alpinistiche (pala, artva e sonda), può proseguire sulle pendici sovrastanti il Bivacco fino a raggiungere la vetta identificata da una grande croce e nota come Cimon di Bolentina (m 2301).
Da qui lo scenario risulta ancor più gratificante: la vista si sviluppa a 360 gradi dai già citati Massicci del Brenta e dell’Adamello alle vette della Valle di Rabbi e alla Catena delle Maddalene, fino ad abbracciare le lontane Cime altoatesine.
Il ritorno al punto di partenza avviene lungo il percorso effettuato in ascesa; il pendio iniziale, posto sopra il limite della vegetazione, consente una divertente discesa che poi prosegue lungo la strada forestale. In alternativa allo sci alpinismo l’itinerario si presta ad essere percorso muniti di ciaspole. Il tempo di percorrenza dedicato all’ascesa si colloca all’incirca sull’ora e 30 minuti fino al raggiungimento del bivacco Dino Marinelli e sulle due ore per giungere in vetta al Cimon di Bolentina.
Le indicazioni qui fornite vanno sempre integrate con le opportune valutazioni circa il livello di rischio distacco valanghivo segnalato dagli istituti competenti. La traccia GPS è puramente indicativa. Il percorso va verificato con le condizioni della neve e l’esposizione dei pendii.
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Foto e testi: Gianluca Valorz