Iniziamo questo ciclo di nuove escursioni con una gita scialpinistica davvero eccezionale: la Discesa del Pisganino con partenza da Passo Tonale. Eccezionale per l’ambiente d’alta quota (3000 metri) ma anche perché, grazie agli impianti, è possibile fare una mega discesa di oltre 2000 metri di dislivello con uno sforzo modesto di appena 500 di salita!
Discesa del Pisganino
Il Pisganino si trova nel gruppo dell’Adamello-Presanella. E’ chiamato così per distinguerlo dal vicino e più celebre Pisgana. La discesa avviene per il ramo orientale del ghiacciaio dopo aver raggiunto il Passo Pisgana provenienti da Passo Presena. E’ una tipica discesa da fare in primavera, con neve assestata. Ci sono alcuni punti potenzialmente pericolosi per le valanghe, quindi è bene consultare i relativi bollettini prima di fare questa magnifica escursione. E’ un percorso piuttosto battuto e quindi solitamente anche ben tracciato, difficilmente ci si trova da soli tra decine di scialpinisti e snowboarder. Sono richieste buone capacità sciistiche, anche se non ci sono tratti particolarmente ostici o troppo ripidi. Anche l’orientamento non è difficile, a patto naturalmente di avere buona visibilità altrimenti può diventare problematico. Nel primo tratto del percorso, scendendo dal Passo Presena, si passa vicino al Rifugio Mandron m 2442, che dispone di bivacco invernale in caso di emergenza. Il consorzio Adamello Ski propone intelligentemente uno skipass per scialpinisti al costo di € 15.50, che permette di prendere gli impianti dal Tonale fino al Passo Presena (3000 m), quindi l’impianto di ritorno da Ponte di Legno (ultima corsa 17.15, aperto fino a circa il 1 maggio).
Da Passo Tonale si prende la cabinovia verso il ghiacciaio del Presena quindi la seggiovia che porta poco sotto il Passo Presena m 2997, che si raggiunge sci in spalla in circa 10 minuti di cammino. Qui inizia un bel tratto in discesa in direzione sudovest verso il Lago Scuro m 2668. Poco distante, a circa 500 metri, si può scorgere il Rifugio Mandrone. Nel tratto in discesa, essendo esposto a sud, non è improbabile trovare neve crostosa o trasformata. Mantenendo la direzione sudovest, si prosegue lungo un avvallamento fin nei pressi del Lago Ghiacciato m 2527, che si oltrepassa a sud fino al termine della discesa, Calzate le pelli di foca, si segue l’evidente costone a ovest che risale ripidamente verso Passo del Lago o Pisgana m 2933. Sono circa 400 metri di dislivello che si superano con parecchi zig zag. Al Passo Pisgana appare la vista meravigliosa del ghiacciaio sottostante e, verso sudovest, del Corno di Bedole m 3221, che si può raggiungere tagliando in alto il costone per non perdere quota. Altrimenti, si affronta direttamente la lunga discesa calando sul ghiacciaio per un costone ripido ma breve fino a un grande pianoro. Di qui inizia un’entusiasmante discesa seguendo l’alveo del ghacciaio in direzione nord. L’esposizione e la quota garantiscono spesso un’ottima neve farinosa.
La valle si restringe progressivamente e la pendenza si fa più ripida fino a un canalino piuttosto stretto, che si oltrepassa senza grosse difficoltà fino ad una ampia conca dove confluisce l’altro ramo del ghiacciaio (Pisgana ovest). Si percorre quindi la Valle di Narcanello per un tratto quasi pianeggiante, quindi si cala progressivamente di quota con un lungo traversone superando man mano tratti di vegetazione bassa a tratti fastidiosa. Raggiunto il sentiero, che diventa via obbligata, lo si segue nei suoi numerosi e stretti tornanti fino alla strada forestale che incrocia la pista di sci. Di qui si scende fino a Sozzine e quindi a Ponte di Legno per prendere l’impianto che riporta al Passo del Tonale.
testi e foto di
Alessandro Ghezzer
(Agh)
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