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1 Ottobre 2024

L’Osteria Morelli verso un nuovo capitolo: lo chef Fiorenzo Varesco si ritira dopo 16 anni di successi

di: Girovagando in Trentino

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Tradizione, territorialità e riconoscimenti internazionali: un’eredità culinaria in attesa di nuova linfa.

L’Osteria Morelli di Canezza, un simbolo della tradizione enogastronomica del Trentino, è in procinto di affrontare una significativa transizione. Dopo 16 anni di gestione, lo chef Fiorenzo Varesco ha annunciato la sua intenzione di ritirarsi a fine anno, lasciando la storica attività in cerca di un successore capace di portare avanti l’eredità di questo locale speciale.

Dopo oltre tre secoli di storia e 16 anni di rinascita, lo chef Fiorenzo Varesco annuncia il suo ritiro e la ricerca di un successore.

Fondata nel 1751 da Cristiano Morelli, l’Osteria ha attraversato secoli di storia, evolvendosi da semplice mulino a salumificio e infine a un ristorante riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Grazie all’impegno di Varesco, che ha risollevato l’attività dopo un periodo di difficoltà, il ristorante è divenuto un punto di riferimento per chi ricerca una cucina genuina e radicata nel territorio.

La filosofia dello chef, basata su tradizione, territorialità e stagionalità, ha portato all’Osteria prestigiosi riconoscimenti, tra cui la Chiocciola di Slow Food e il Bib Gourmand della Guida Michelin, premi che hanno confermato l’eccellenza della sua cucina.

Varesco, originario della Val di Fiemme, ha sempre lavorato a stretto contatto con i produttori locali, promuovendo una cucina che esalta le materie prime della regione e valorizza la biodiversità. Con il suo ritiro, lascia una grande sfida per chi deciderà di prendere le redini dell’Osteria: mantenere l’alto livello qualitativo e la fedeltà ai valori che hanno fatto la fortuna del locale.

La sfida è aperta per continuare la storia dell’Osteria Morelli.

Nel frattempo, sono già in corso trattative per trovare un nuovo gestore. La famiglia Morelli, proprietaria dello stabile, ha espresso la volontà di preservare l’identità storica dell’Osteria, valutando offerte di affitto o vendita. Tuttavia, Varesco ha offerto la sua disponibilità ad affiancare il futuro chef, trasmettendo le sue conoscenze e garantendo una transizione morbida per il locale.

Questa ricerca non riguarda solo la continuità di un’attività, ma il mantenimento di un pezzo di storia locale. La speranza è che il successore di Varesco sappia cogliere la sfida e proseguire la tradizione, rendendo omaggio a una realtà che, da secoli, celebra la cucina e il territorio trentino.

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