7 Luglio 2025
di: Girovagando in Trentino
La terza puntata di Motovagando in Trentino ci porterà a conoscere nuovi spettacolari panorami, cullati dall’Ora, la brezza che soffia nella terra gardesana, facendo anche qualche concessione alla gola.
L’itinerario che si apprestano a seguire Claudio Chiarani e i suoi riders inizia da Nago Torbole per poi raggiungere la Val di Gresta con le sue fortificazioni risalenti alla Prima Guerra Mondiale e le coltivazioni orticole biologiche. Dopo un abbondante pranzo la carovana riparte alla volta di Aldeno valicando Passo Bordala e costeggiando il Lago di Cei. Lasciata a malincuore la fresca bottaia della Cantina di Aldeno, è tempo di tornare in sella in direzione Garniga Terme. Dopo alcune curve e tornanti, il tour in moto volge al termine non prima però di una rilassante pausa al Bar Bufo di Lagolo.
I motocicli in Trentino sono davvero i benvenuti e possono contare non solo su una vasta gamma di servizi a loro dedicati ma anche su una varietà incredibile di percorsi alla scoperta di territori e scenari naturali incontaminati. Il Lago di Garda è però un’ambita meta internazionale non solo per i motociclisti ma anche per chi pratica sport acquatici. Luca Tonelli, vicedirettore dell’APT Garda Dolomiti, spiega come la zona Conca d’Oro del lungolago di Torbole sarà interessata da un nuovo ambizioso progetto sviluppato con la collaborazione di Trentino Marketing con l’ATA, del Comune di Nago-Torbole insieme all’APT ed alla Comunità di Valle.
Il progetto, denominato Vela 365, vuole valorizzare la località lacustre quale polo degli sport velici per tutta la durata dell’anno. Come noto, infatti, già ora molti atleti provenienti dal Nord Europa si allenano durante la stagione invernale proprio in questa zona che viene definita l’Aerodromo del Vento. L’Ora del Garda che soffia da Sud e il Pelér da Nord creano una straordinaria combinazione di acqua e vento che è perfetta per chi pratica sport velici a livello agonistico. Ricordiamo che proprio solcando queste acque sono cresciuti talenti come Ruggero Tita, Nicolò Renna e Chiara Benini Floriani, oggi veri ambassador del Garda trentino. Dopo aver bandito un concorso di idee che ha visto la presentazione di 51 progetti e averne decretato il vincitore, a breve prenderanno il via gli interventi per realizzare questo nuovo hub sportivo.
È ora, però di partire per un nuovo affascinante giro in moto in Trentino solo dopo però una sostanziosa colazione al Bar dell’Hotel Rubino 2.0 di Nago. La struttura, che dispone di 29 camere tutte climatizzate, si trova in una posizione veramente strategica come conferma il titolare Mario Mazzoldi. Poco distante dai lidi, è il punto di partenza per tante passeggiate e trekking, come il sentiero per il Monte Altissimo, quello per le Busatte-Tempesta o per la Busa dei Capitani.
Non dimentichiamo la vicinanza di Castel Penede e gli scavi della Sovraintendenza e dell’Università di Trento con a capo il professor Vaccaro, che stanno riportato alla luce importanti reperti archeologici. Al termine delle escursioni, turisti sulle due ruote e non, potranno contare sul ristorante dell’Hotel Rubino aperto dalle 12.00 alle 22.00. Per info: www.hotelrubino.net
Bisogna riprendere la marcia i nostri motociclisti si dirigono, quindi, verso la Val di Gresta e le fortificazioni belliche del Monte Creino. I territori della Valle, recentemente annessa all’Apt Garda Dolomiti, durante la Prima Guerra Mondiale erano sotto il dominio austriaco e, come zone di confine, dovevano esser costantemente presidiate per arginare i tentativi italiani di avanzata. A questo scopo le milizie costruirono, scavando nella roccia, numerose trincee dalle quali si poteva monitorare persino tutta la Vallagarina.
Grazie al lavoro di ripristino degli Alpini, è ora possibile visitare queste trincee ed i camminamenti, rendendosi conto realmente di come si potesse vivere in tempo di guerra. La temperatura mite e ventilata del Monte Creino, a 1300 di altitudine, ha stimolato un certo appetito e quindi ci si dirige all’Hotel Martinelli di Ronzo Chienis per un pranzo davvero sfizioso ed abbondante.
Mirko Martinelli, proprietario della struttura, illustra il menù preparato per l’occasione che valorizza al meglio i prodotti a km 0 della Val di Gresta. Grazie alle favorevoli condizioni climatiche date dalla vicinanza del Garda e ai terreni particolarmente fertili, la Valle è vocata alla coltivazione biologica di ortaggi come i cavoli, le patate o il radicchio che si possono gustare in purezza o trasformati in conserve e marmellate. La cucina dell’Hotel Martinelli propone un antipasto con tortel di patate, accompagnato da una giardiniera di verdure e una mostarda di pere preparata artigianalmente da un’azienda locale.
In alternativa si può scegliere ”la Composizione Val di Gresta” con crostini con carote, cipolle, sedano rapa, verza e radicchio. La selezione di antipasti proposta prevede anche un piatto con patate grestane ripiene di fonduta di Casolet adagiate su un letto di crema di porcini e decorate con foglie di speck croccante. Gli ortaggi grestani sono ancora protagonisti con il rotolo di patate con zucca, spinaci e formaggio. Come primo piatto vengono proposte delle pappardelle fatte in casa con ragù di cervo tagliato a coltello mentre il secondo di carne prevede polenta con crauti e un tris di cotechino, stinco e salamelle alla griglia. Per dolce ci sono i grandi classici come lo strudel di mele o delle tortine con frutta fresca e panna.
La proposta delle pizze dell’Hotel Martinelli è davvero particolare perché rende omaggio alla tradizione con un impasto ad alta idratazione (al 70%) ed un cornicione alto e croccante ma molti ingredienti delle farcitura sono prodotti tipici locali. Ad esempio una variante prevede una crema di radicchio con Casolet fuso, speck croccante e noci. Nella “gardesana” troviamo, invece, il filetto di trota affumicato a freddo, uova di trota Armanini con un carpaccio di sedano rapa mentre nella “mare verde” sopra un letto di crema di zucchine vengono aggiunte delle rose di crema di radicchio con mazzancolle sfumare al brandy. L’offerta enogastronomica così ricca ed invitante e le 19 confortevoli stanze di cui dispone, rendono l’Hotel Martinelli meta ideale per i motociclisti che provengono o si dirigono verso Passo Bordala e Passo Santa Barbara oppure, in inverno, per chi pratica scialpinismo sul Monte Stivo. Tutte le info su www.hotelmartinelli.it
Si ritorna in sella dopo aver ripreso le energie e si fa rotta verso Passo Bordala, in direzione Lago di Cei. Punto d’arrivo: Aldeno con la sua Cantina sociale. Il direttore Walter Webber accoglie i nostri riders, 8 metri sotto terra, nei locali freschi e silenziosi della nuova bottaia dove si affina anche il prezioso Trento Doc Altinum. La Cantina di Aldeno è fra le più antiche della regione in quanto ben 115 anni fa un gruppo di viticoltori decisero di unire le forze e vinificare direttamente le uve coltivate.
Da allora la cantina, che ad oggi conta 270 soci, ha conosciuto una forte crescita se pensiamo che raccoglie 40.000 quintali di uva, coltivata su una superficie di 348 ettari dal fondovalle alle pendici fino a 860 m di altitudine. La produzione si caratterizza per una bassa densità per ettaro ma prevede una grande varietà di vitigni dal Pinot grigio e nero allo Chardonnay, dal Merlot al Traminer, dal Moscato giallo di Castel beseno al Cabernet ma in percentuali minori.
I vini di Aldeno sono apprezzati e richiesti a livello nazionale ma anche all’estero con mercati di destinazione quali Austria, Germania, Polonia, Belgio e Repubblica Ceca senza dimenticare il Giappone. Un mercato nuovo e in continua espansione è costituito dal vino biologico, prodotto di punta della cantina sociale. Sono infatti 40 su 348, gli ettari coltivati biologicamente. Con le uve così coltivate vengono prodotti vini fermi e superlative bollicine con lo lo spumante Metodo Classico blanc de blancs, da un cru 100% Chardonnay biologico. La visita alla Cantina di Aldeno si conclude con un cenno all’ultima novità ossia il Trento Doc dedicato all’inventore del Trofeo Topolino Rolly Marchi. Infine il direttore invita a prenotare una visita guidata in cantina, durante le giornate feriali dal lunedì al venerdì. ( Per info: www.cantinaaldeno.com)
Il giro in moto per le bellezze del Trentino si sta per concludere ma non prima di una merenda defaticante al Bar Bufo di Lagolo. Lasciato l’abitato di Aldeno si sale verso Garniga Terme fino al Lago di Cei per arrivare al Lago di Lagolo.
Il bar Bufo è un locale affacciato direttamente sulle rive del Lago di Lagolo, curato e gestito da Luca Betta e dalla moglie Claudia Gehrke. Per chi cerca un’oasi di pace e natura, lontani dalle spiagge movimentate della Busa ma a soli 30 minuti dal Lago di Garda, Lagolo è il luogo ideale. Oltre a rilassarsi sulla spiaggetta erbosa dello specchio d’acqua, ci si può rinfrescare con una bibita e una birra fredda al Bar Bufo od organizzare una pranzo con famiglia e amici per una giornata di totale relax. Il Bar Bufo è aperto tutti i giorni dal 1 maggio fino a fine ottobre e nel periodo natalizio, mentre in inverno è aperto solo nel weekend. (Sito: http://www.barbufo.com/)