Escursione di medio impegno dal Passo di San Pellegrino al Rifugio Bergvagabunden Hutte per scendere lungo la Valle dei Monzoni passando dal Rifugio Taramelli, dalla Malga Monzoni e dalla Malga Crocefisso per arrivare a Pozza di Fassa.
Passo di San Pellegrino m1918 – Baita Paradiso m2200 – Passo Selle m2530 – Rifugio Taramelli m2046 www.rifugiotaramelli.it – Malga Monzoni m1820 (tel.0462 830085) – Malga Crocefisso m1415 – Pozza di Fassa m1310.
L’escursione richiede capacità tecnica sufficente per procedere in autonomia e sicurezza.
Quella che vi presentiamo è un attraversata molto interessante, si sviluppa in gran parte sopra i m1900 ed è sicuramente entusiasmante e profondamente soddisfacente dal punto di vista panoramico e paesaggistico.
E’ necessario portare una macchina a Pozza di Fassa in località Soal, all’imbocco della Valle di San Nicolò in modo che al rientro non ci siano problemi per recuperare il mezzo che lasceremo alla partenza dell’escursione. Una volta lasciata la prima macchina a Pozza e aver raggiunto il Passo di San Pellegrino troviamo parcheggio nei pressi della stazione a valle della Seggiovia Costabella m 1900 iniziando la salita lungo la pista che parte alla stazione a valle dell’impianto. Si sale lungo la pista piu pianeggiante mantenendo prima la Destra poi la Sinistra fino alla Baita Paradiso m.2200. Proseguendo verso la stazione a monte della seggiovia di Costabella, cominciamo a vedere in lontananza il Rifugio Bergvagabunden Hutte m2530, arrivati in prossimità della struttura dell’impianto di risalita troviamo la segnaletica che ci invita a prendere il sentiero in direzione Passo Selle.
Poco prima di arrivare al Rifugio Bergvagabunden Hutte m.2530, con un po’ di fortuna riusciremo a vedere Camosci al pascolo si vicini e assolati pendii della catena dei Monzoni.
Arrivati al Rifugio un capitello pieno di cimeli della prima guerra mondiale ci ricorda che questo posto è stato il teatro di molte battaglie tra l’Impero d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico.
Dalla terrazza del rifugio si riescono a vedere verso Est in lontananza il Gruppo delle Pale di San Martino, il Civetta e il Pelmo, a Ovest il Latemar e il Catinaccio oltre che tutta la linea della catena dei Monzoni.
Tolte le pelli si inizia la discesa mantenendo la Destra lungo un paio di terrazzamenti piacevoli; entriamo poi nella seconda parte dove troviamo un pendio leggermente più impegnativo che termina con un altro terrazzo che nasconde il lago delle Selle. Passato il pianoro mantenendo preferibilmente ancora la Destra ci portiamo sopra il terzo settore il più impegnativo a ridosso del Rifugio Taramelli che si trova su uno spettacolare bastione di roccia. Si prosegue lungo la strada di salita o il letto del fiume che sbuca all’altezza della Malga Monzoni m1862.
Alla fine della discesa, da qui in avanti troveremo una strada forestale che ci porterà fino all’abitato di Pozza, vale la pena fermarsi a mangiare qualcosa proprio alla Malga Monzoni dove la famiglia che la gestisce ha scelto di viverci per tutti i 12 mesi dell’anno.