Facile e super panoramica escursione in val Campelle 22/11/2008
Il Col di S. Giovanni di m 2251 è una modesta montagna che sovrasta a nordovest il Passo Cinque Croci, alla testata della Val Campelle. Vanta però uno dei panorami più strepitosi di tutto il Lagorai, trovandosi al centro di una delle zone più belle e spettacolari della Catena, tra le due piramidi del Cengello m 2439 e di Cima Stellune m 2605, con lo sfondo del massiccio di Cima D’Asta m 2847.
Col di S. Giovanni m 2251
Si trova tra i due passi di Val Cion e Cinque Croci: la salita in estate non presenta alcuna difficoltà, a parte la ripidezza dei suoi versanti. In inverno ovviamente le cose si complicano, e bisogna prestare attenzione al rischio valanghe in caso di neve non assestata. La via più diretta è per la dorsale sud, quella più facile da Passo Val Cion. Noi descriveremo un percorso ad anello che sale per la dorsale sud e scende sul versante opposto, calando gradualmente per i meravigliosi e facili costoni dei Campivoli di Dentro. Tutta la zona è ricchissima di tracce della 1a Guerra Mondiale, in particolare le dorsali e i crinali sono percorsi da evidenti trinceramenti. Il Col di S. Giovanni, passato più volte di mano tra l’esercito italiano e quello austroungarico, era un punto strategico per controllare il Passo Cinque Croci e la Val Cia verso il Vanoi.
Percorso
Dalla Valsugana si seguono le indicazioni per Strigno e poi per il Rifugio Crucolo (la scorciatoia da Pontarso è attualmente vietata da un cartello). Si continua fino al parcheggio nei pressi di Ponte Conseria m 1468. Noi abbiamo preso la strada forestale che conduce alla bellissima radura di Aia del Buso (volendo si può abbreviare la salita prendendo il sentiero più diretto n 326). Quindi si svolta in direzione nord per sentiero ben segnato (anche se inesistente sulla Kompass 626), salendo per bel bosco e raggiungendo con lungo traversone Malga Conseria m 1821. Di qui puntiamo ora in direzione di Passo Cinque Croci. All’altezza dell’ex Cimitero Militare m 1936, abbandoniamo la traccia che sale al passo e puntiamo con decisione alla dorsale sud del Col di S. Giovanni. Non ci sono sentieri nè tracce. La dorsale è parecchio ripida però ha il vantaggio, a parte la zona bassa boscosa, di avere poca neve. Superata la fascia boscosa di vegetazione rada, sbuchiamo sulla dorsale e iniziamo a salire, con panorami sempre più entusiasmanti: qui siamo praticamente nel “centro” del Lagorai e verso sud ammiriamo la fantastica zona del Cengello, che svetta con la sua piramide inconfondibile. In circa un’ora, salendo con calma per fare foto, raggiungiamo l’ampia cima pianeggiante, con panorama da urlo a 360 gradi.
Rientro
Iniziamo la discesa percorrendo il crinale opposto di nord ovest che cala in direzione di Passo Val Cion, quindi caliamo per una piccola dorsale nella bella piana dove c’è una specie di sella quotata 2184 (traccia nera sulla carta kompass) e, più a sud ovest, il Col della Palazzina m 2114. Rimontiamo brevemente il crinale che ci permetterebbe di scendere verso nord fino a Passo Val Cion ma, vista l’ora, preferiamo tagliare per i meravigliosi e dolci pendii di Campivoli di Dentro. Di qui si cala gradualmente a mezzacosta (traccia nera segnata sulla carta), lungo la sinistra orografica e infilando una radura fino ad un cubicolo di cemento dell’acquedotto: pochi metri sopra c’è un sentiero pianeggiante, che si intuisce anche con la neve, che prosegue con un lungo traverso nel bosco fino a Malga Valsorda Prima m 1863. Di qui si prende la strada forestale che rientra fino a Ponte Conseria al parcheggio.
testi e foto di
Alessandro Ghezzer
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