14 Dicembre 2019
di: Girovagando in Trentino
Sciare in Val di Peio, nel Trentino nord-occidentale partendo dalla Val di Sole, è un’emozione che vede l’ambiente naturale come protagonista. Le piste, che variano dai 1400 ai 3000 metri di quota, si collocano all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio.
E’ dunque evidente l’impegno degli operatori per il rispetto dei delicati equilibri che una collocazione di questo tipo impone. Da qui l’esigenza di locali lungo le piste coerenti con l’immagine ed i contenuti culturali di un parco, così come una specifica attenzione per l’abbattimento di qualsiasi forma di “ingerenza” all’interno di questo territorio. Nasce così, come ci spiegano il direttore degli impianti Simone Pegolotti e il responsabile del rifugio lo Scoiattolo Marco Leo, il progetto Plastic Free.
Si tratta di un programma di riduzione della plastica con la sua progressiva sostituzione con materiali biodegradabili. In questo modo tutti i materiali non recuperabili o compostabili vengono sostituiti e l’impegno per l’ambiente diventa un fattore attrattivo per un pubblico attento a queste dinamiche. La valle di Peio ci appare come un vero e proprio microcosmo alpino dove è possibile ancora oggi vivere l’atmosfera del vero villaggio di montagna costellato da piccole aziende agricole ed attività artigianali con sullo sfondo una comunità attenta ed orgogliosa della propria storia. Piccoli musei, manufatti recuperati, antiche miniere e malghe caratterizzano un’offerta turistica improntata all’esperienza e a pratiche sportive inserite a pieno diritto e senza elementi invasivi in questo tipico paesaggio alpino.
La ski area di Peio si sviluppa sulle pendici del Monte Viòz ed offre impianti all’avanguardia, come la telecabina Peio – Tarlenta e la funivia Pejo 3000. Oltre che dal carosello delle piste e dal lungo tracciato che scende dal vecchio rifugio Mantova e dal Doss dei Gembri, dove non è raro scorgere camosci e cervi, l’ambiente del Parco Nazionale dello Stelvio si ammira percorrendo, a piedi o in compagnia delle “Guide Parco” con le racchette da neve, i molti itinerari che si addentrano verso malghe e foreste come ci racconta il forestale Marco Tasin.
Al centro della ski area si colloca il moderno Kinderland che, come spiega il direttore della scuola sci Roberto Giuffreda, accoglie bambini e genitori per esperienze di introduzione ed educazione allo sport, ma anche per momenti di puro divertimento ed intrattenimento.
Dopo l’impegno sulle piste non può mancare una tappa terapeutica e salutistica presso le “Terme di Pejo” come ci suggerisce il presidente dell’ente Gianpietro Martinolli. Alle origini del turismo nella stazione alpina di Peio vi sono le proprietà terapeutiche delle acque minerali di ben tre diverse fonti, note fin dal 1650.
Anche oggi Peio è un centro termale di primo ordine. Nel nuovo stabilimento termale è possibile “rigenerarsi” con i trattamenti che sfruttano le proprietà delle acque minerali di Peio e con le cure di bellezza proposte dal moderno centro benessere, anche nel corso dei mesi invernali, da Natale a Pasqua. Il Centro salute e il centro benessere sono quindi luoghi decisamente ideali per trascorrere le ore del dopo sci.