Escursione panoramica in Val D’Ultimo – 18 agosto 2007
Il montanaro non conosce confini e quindi in questa puntata sconfiniamo dalla Val di Non nella bellissima Val D’Ultimo attraverso il comodo tunnel che a nord di Provés passa sotto Passo Castrin nelle Maddalene. La nostra mèta è il Gran Ladro / Hoher Dieb di 2730 metri (chissà perché questo strano nome), un’ascensione facile con un panorama grandioso.
Descrizione
Nella catena di cime che divide la Val d’Ultimo / Ultental dalla Val Venosta / Vinschgau, l’Hoher Dieb è la seconda vetta in altezza ad oriente del Passo di Tarres / Tarscherjoch. La cima è piuttosto frequentata sia per la facilità di accesso che per i meravigliosi panorami, coi due bei laghetti di Covolo (Koflraster Seen) incastonati nelle ampie conche di nord est. Dal Gran Ladro possiamo osservare finalmente tutta la Catena delle Maddalene dal versante settentrionale, mentre a nord possiamo vedere i ghiacciai della Val Senales, la Palla Bianca, fino alle Alpi dell’Ötztal (Gruppo di Tessa), mentre a sudovest domina la massiccia piramide dell’Orecchia di Lepre di 3257 metri. Verso sud est si vedono distintamente le Dolomiti col Gruppo del Sassolungo, Sella e perfino la Marmolada, la Catena del Lagorai. A sud oltre alle già citate Maddalene, il Gruppo delle Dolomiti di Brenta e il Gruppo della Presanella. Noi abbiamo provato l’itinerario ad anello consigliato dalla bella guida Cime e Sentieri della Sosat. Il rientro avviene quindi in modo un po’ avventuroso senza sentiero, seguendo vaghe tracce fino al Passo di Tarres e rientrando quindi alla Malga Kuppelwieser fino al parcheggio. L’itinerario non presenta difficoltà apprezzabili ma richiede richiede molta attenzione in caso di nebbia o scarsa visibilità nel tratto tra la cima ed il valico di Tarres/Tarscherjoch.
Percorso
Arrivati in Val d’Ultimo / Ultental, si costeggia il Lago di Zoccolo / Zogglersee fin quasi alla fine, quindi si prende il bivio a sinistra seguendo le indicazioni per la stazione di sci “Schwemmalm” salendo la valle che porta alla Malga Pracupola / Kuppelwieser Alm e al Lago di Quaira / Arzkersee. Si parcheggia l’auto nei pressi della Malga del Riposo / Steinrast Alm a circa quota 1723. Il sentiero 4b (n. 13 sull carta Kompass) inizia a salire con qualche zig zag nel bosco per poi spianare in un lungo traverso che si inoltra con leggeri saliscendi nella valle percorsa dal Rio Marcenel, che si apre progressivamente in belle e ampie balze prative. Si raggiunge una piccola baita in pietra quindi una piana dove c’è la piccola Malga Kofelrast a m 2312 (Marschnelle Hütte sulla Kompass). Si sale ancora per facili costoni fino a raggiungere la bellissima conca del primo dei Laghi di Covolo (Koflraster Seen 2485 m). Il secondo si trova poco distante, verso nord ovest in direzione del passo Rontscher Joch. Qui si può fare una gradevole sosta sui prati vicino al lago prima della rampa finale alla cima. Si prosegue dunque costeggiando la riva sud fino a incontrare il bivio con il sentiero che sale in vetta, segnato a terra da un sasso ben visibile. Si risale un ripido costone fino ad una balza rocciosa che prelude alla erta finale, che si traversa in costa in direzione della grande croce in legno. In realtà si tratta dell’anticima, che ha un panorama davvero notevole e vale la pena di allungare brevemente il cammino per raggiungerla. Si ritorna indietro quindi per la facile dorsale fino alla vetta del Gran Ladro vera e propria, che è un poco più arretrata verso nord ovest ed offre una vista grandiosa sulla Val Venosta.
Il rientro
Il ritorno seguendo i lunghi costoni fino a passo Tarres non ci è è sembrato così banale come descritto nella guida “Cime e Sentieri”. Ci sono solo vaghissime tracce discontinue, il terreno non è impervio ma nemmeno agevole perché bisogna attraversare frequenti e scomode pietraie. In sostanza si costeggia sul versante nord la serie di cime a ovest del Gran Ladro, inizialmente puntando verso il Giogo Alto / Hoher Joch (m 2640) quindi, tenendosi non troppo sul crinale ma un po’ più in basso, verso la Val Venosta, calando progressivamente verso ovest e badando con l’altimetro a non perdere troppa quota poiché dopo dovremo risalire il passo Tarres a 2517 metri. Si attraversano così paesaggi selvaggi ed assolati dove non c’è letteralmente nessuno, seguendo per quanto possibile piccole dorsali erbose e caratteristici trinceroni, cercando di evitare parecchi noiosi saliscendi, profondi avallamenti e faticose pietraie di sfasciumi. Chi non volesse complicazioni può seguire il sentiero n 15 che dalla cima scende più in basso fino a Jochpfarrer a 2281 metri di quota, dove si intercetta il sentiero che sale al Passo di Tarres / Tarscher Joch m 2517. Dal passo si rientra ora nella Valle di Pracupola (segnavia 11) calando progressivamente per comodi pendii fino a circa quota 2200, dove si incrocia la carrozzabile che porta al Lago di Quaira / Arzkersee. Si prosegue lungo il sentiero, tagliando per scorciatoie la strada giungendo prima alla Malga di Pracupola/Kuppelwieser Alm m 1975 e poi, tagliando ancora la strada e seguendo il sentiero, alla Malga del Riposo/Steinrast Alm dove abbiamo lasciato l’automezzo.
testi e foto di
Alessandro Ghezzer
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