Selvaggia escursione nel Gruppo Vegaia / Tremenesca in Val di Sole – 15/09/2007
Questa settimana proponiamo una lunga, impegnativa escursione nel selvaggio gruppo Vegaia-Tremenesca in Val di Sole, con la salita (facoltativa) alla cima più alta del settore orientale, l’impervia Cima Tremenesca di m 2882. L’alternativa è la più facile Cima Valletta o, semplicemte, i magnifici laghetti come mèta.
Descrizione
Il Gruppo Vegaia-Tremenesca è una catena montuosa quasi isolata collegata al Gruppo del Cevedale da Passo Cercena a nord, ed è racchiuso tra la Val di Rabbi a nord e la Val di Sole a sud. E’ un gruppo selvaggio, poco conosciuto e frequentato e senza alcun rifugio, e proprio questa sua rara solitudine lo rende particolarmente affascinante. Il settore orientale a nord di Passo Valletta racchiude, come in uno scrigno, la pittoresca valle di Soprasasso con tre magnifici laghetti (in realtà sono di più contando anche i vari specchi d’acqua), il più grande dei quali è il bellissimo Lago Rotondo a 2427 metri di quota.
Percorso
Dopo dopo Mezzana in Val di Sole si prende il bivio per Termenego-Ortisè e si percorre la stretta stradina asfaltata che sale fino a Ortisè, si oltrepassa l’abitato e subito dopo, al bivio con Malga del Monte si prende la stradina bianca che sale a sinistra. Dopo meno di 1 km si parcheggia l’auto in uno spazio presso un’area di picnic (m 1600 circa). Si percorre la stradella che si arrampica con vigorosi strappi lungo il costone boscoso, poi diventa sentiero. Si sale ancora con robusta pendenza fino a circa quota 1900 quando il sentiero spiana per cambiare versante: si oltrepassa un torrentello e si prosegue sul lato opposto della valle, scollinando la dorsale e arrivando in breve ad intercettare una strada forestale. Si prosegue lungo la strada forestale in ripida salita fino a sbucare in un arioso pascolo; in breve si incontra un bivio con la strada forestale che proviene da Malga Bronzolo. Dei cartelli ci indicano la via: proseguiamo a destra e in pochi minuti arriviamo alla bella e panoramica Malga del Monte Alta m 2106. Splendida la vista sulla Valle di Sole fino al Passo del Tonale e sulle guglie del Brenta settentrionale. La struttura dispone di un locale sempre aperto (senza brande, con tavolone e caminetto), ed acqua all’esterno da una fontana. Un cartello un po’ deprimente ci informa del tempo necessario per arrivare a Passo Valletta: h 1,50! Si riprende il sentiero 121 che si inerpica lungo la ripida dorsale erbosa perdendosi però dopo appena mezzo chilometro: non badare alla vaghe tracce che scendono sulla sinistra ma mantenere la dorsale fino a che non spiana: di qui il sentiero abbandona la dorsale per calare leggermente, inoltrandosi nel vallone a sud di Passo Valletta. Si prosegue, con grandioso panorama, per splendide e vaste balze erbose fino allo strappo finale sotto il passo. In prossimità di una pietraia il sentiero si inerpica lungo un ripido costone salendo con zig zag fino al Passo Valletta m 2691. Semplicemente meraviglioso il colpo d’occhio non appena ci si affaccia dal passo vero la pittoresca valletta di Soprasasso, con tre magnifici laghetti in sequenza e con colori diversi: azzurro, verde e color blu cobalto. Il più grande è il fantastico Lago Rotondo a m 2427 dalle acque azzurrissime. Verso est incombe la desolata Cima Mezzana m 2845 col suo fianco disastrato a sfasciumi.
Salita a Cima Tremenesca m 2882
La carta Kompass n 95 in scala 1:35.000 non ci viene in aiuto: non conoscendo il posto ed essendo la carta assai approssimativa, tagliamo per i costoni a est di Cima Valletta convinti di raggiungere Cima Tremenesca. Arriviamo invece sul ciglio di un impervio vallone e, di fronte, una ripida anticima che ci nasconde però l’accesso alla cima principale. Nel dubbio, decidiamo di non rischiare e siamo costretti ad una difficile discesa a valle tra le pietraie. La via più raccomandabile è quindi quella che da Passo Valletta scende al Lago Rotondo, poi sale al laghetto superiore e affronta il ripido canalone sul fianco est di Cima Tremenesca. Il costone è molto ripido e insidioso, assolutamente sconsigliato con terreno umido o bagnato. Si sale con prudenza più o meno lungo la linea dela massima pendenza, puntando alle roccette in alto, che poi si assecondano sulla destra fin poco sotto la cima, che è una placconata di roccia inclinata che bisogna salire con brevi passaggi di primo grado. La cima è un ammasso di pietre dove c’è a malapena il posto per sedersi ma da cui si gode un panorama a dir poco grandioso (foto in movimento file auto eseguibile 800k): si vedono al di sotto i laghi della Valle di Soprasasso, la Catena delle Maddalene, il Gruppo delle Dolomiti di Brenta, la spettacolare Valle di Cercena con lo sfondo dei ghiacciai del Cevedale.
Rientro dal versante sud est
La discesa avviene per la stessa via di salita oppure, calando con molta prudenza in un canalino sul fianco est, si intercetta un’esile traccia diretta verso sud a Cima Valletta. E’ una traccia larga appena come uno scarpone, con diversi tratti esposti che si perde in breve tra gli sfasciumi di una anticima di 2800 metri, superata la quale si cala in una gola con laghetto; di qui, risalendo un piccolo passo, si sbuca a nord est di cima Valletta e per facili costoni fino a Passo Valletta. Dal passo si rientra quindi per la stessa via dell’andata oppure, avendo tempo e forze, con una bella digressione all’ampia dorsale erbosa che cala a Malga Bronzolo e, per strada forestale, di nuovo verso Malga del Monte Alta e ritorno alla macchina.
testi e foto di
Alessandro Ghezzer
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