15 Maggio 2015
di: Alessio Migazzi
Era il 1985 quando una convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e l’Unità sanitaria locale Valle dell’Adige stabilì l’inserimento permanente dei medici anestesisti nell’equipaggio degli elicotteri impiegati dai Vigili del fuoco del Trentino per il soccorso sanitario d’urgenza.
Con quel documento ebbe inizio un percorso di crescita tecnica e professionale che oggi è alla base del moderno eliosoccorso, non solo Trentino ma nazionale. Un’organizzazione che, per quegli anni, ruppe i dogmi che vedevano l’ospedale unico presidio medico e l’elicottero come mero mezzo di trasporto. Sull’eliambulanza oggi, trent’anni dopo, viaggiano infatti stabilmente oltre al pilota ed al motorista, un medico rianimatore, un infermiere (nell’equipaggio dal 2000) ed un tecnico di elisoccorso in una nuova “filosofia” che vede l’elicottero quale mezzo privilegiato per “portare l’ospedale” il più velocemente possibile al paziente, anziché cercare, all’inverso e come era accaduto fino ad allora, di portare il paziente all’ospedale.
Trent’anni di continua crescita, di affinamento delle tecniche di soccorso, di ricerca di soluzioni operative e tecnologiche sempre più avanzate ed efficienti, messe a punto anche grazie a uomini come Oskar Piazza, il tecnico del Soccorso alpino morto il 25 aprile scorso nel terremoto del Nepal e che dell’Elisoccorso trentino era un punto di riferimento.
Oggi l’attività di elisoccorso assorbe quasi mille ore di volo all’anno per tre elicotteri che, dal 2011, sono dedicati a quest’attività tra i quali un Dauphine AS 365 N3 ed i due nuovi e moderni bimotori Agusta Westland 139 per un totale di 2110 missioni all’anno (erano 104 nel 1985).
Gli interventi in montagna – dove l’intervento dell’elisoccorso è sempre affiancato dalla presenza sul terreno di una o più squadre del Soccorso alpino – sono il 10% di tutte le chiamate dell’elisoccorso. Dall’arrivo della chiamata un equipaggio di elisoccorso è in grado di alzarsi in volo al massimo in 180 secondi e di raggiungere la valle di Fassa, il luogo più lontano del territorio provinciale, al massimo in 15 minuti.
Al Nucleo elicotteri della Provincia di Trento vanno quindi gli auguri di tutta la redazione di Girovagando, ed in particolare ai 12 piloti, 13 tecnici, 32 tra medici ed infermieri e 20 tecnici di elisoccorso nonché il personale tecnico amministrativo per questo importantissimo traguardo raggiunto.