29 Aprile 2016
di: Alessio Migazzi
Con Roberto Zampiccoli parliamo dell’Olivaia di Arco e della proprietà collettiva ed andiamo a percorrere un ambiente nel quale troviamo la vera architettura di campagna. L’avvicendarsi di muri a secco e le geometrie dei terrazzamenti rendono infatti questo luogo un unicum paesaggistico arricchito dalla costante cura e manutenzione dei contadini.
L’Olivaia si sviluppa al 90% su terreni comunali, su piante date in uso civico per permetterne la fruizione a tutti. Le olive si raccolgono a partire dal mese di novembre e la tecnica utilizzata è ancora quella di una volta. I contadini infatti salgono le lunghe scale a pioli per far cadere le olive negli ampi teli di iuta posti alla base delle piante.
All’interno dell’olivaia sono strutturate delle passeggiate per permettere a turisti e cittadini di viverla per tutto l’arco dell’anno.
Dagli olivi qui presenti viene prodotto l’olio del Garda, l’olio più a nord prodotto in Italia ma anche in Europa. A sigillare questa caratteristica tutta particolare vi è il celebre 46mo parallelo, un prodotto dalla qualità elevatissima e ricco di vitamina E.
A dominare l’olivaia troviamo infine il castello dei conti d’Arco, antico maniero posto sulla sommità della rupe che si raggiunge percorrendo per intero il sentiero degli ulivi.
L’Olivaia di Arco è un vero e proprio giardino del Trentino dove si può vivere ruralità, paesaggio e storia.