1 Agosto 2019
di: Alessio Migazzi
Dal 1952 ad oggi la storia del Film Festival coincide con la storia dell’alpinismo italiano ed europeo, un laboratorio vivo e concentrato sullo studio della montagna e di chi la vive ad ogni livello.
Nato ai margini del 64° congresso nazionale del CAI come 1° Concorso Internazionale della Cinematografia Alpina, nel 1955 diventa ufficialmente Festival, allargando il proprio raggio d’azione dalla montagna all’esplorazione e all’avventura fino alla cultura e società come evoluzione moderna dell’approccio ai temi legati alle terre alte.
E nelle parole di Mauro Leveghi, Presidente del Festival, ritroviamo l’essenza di questo appuntamento annuale “La montagna è da sempre un concetto ricco di significati e sempre di più un luogo che viene vissuto, conosciuto e attraversato in molti modi diversi. Il Festival è stato e vuole essere uno spazio dove questa diversità trova casa e viene raccontata, tramite ogni sorta di strumento, linguaggio ed espressione artistica”.
Una formula che si è confermata vincente anche per l’edizione 2019, la 67ma, svolta in oltre 30 location con 144 eventi e ben 127 film proiettati. Un grande successo di pubblico e critica che ha visto più di 22.000 biglietti al cinema, oltre 11.000 spettatori tra serate evento, appuntamenti letterari e laboratori e 27.000 visitatori a MontagnaLibri.
Ogni anno il Trento Film Festival raccoglie e proietta i migliori documentari, fiction e cortometraggi che hanno per scenario montagne e regioni estreme del mondo, nel 2019 suddivise e catalogate in 12 sezioni. Oltre alle classiche sezioni del concorso e delle anteprime la vera novità è stata la sezione amici fragili dedicata ad alberi e boschi all’indomani della tempesta Vaia. Torneranno a 10 le sezioni per il 2020 tra le quali il Concorso internazionale, sezione competitiva per lungometraggi a carattere documentario e per cortometraggi di ogni genere, oltre alle sezioni non competitive Anteprime, Proiezioni Speciali, Terre alte, Alp&ism, Orizzonti vicini, Sestogrado, MuSeDoc, TFT Kids (novità 2020) e TFT Family.
Dal 2000 il festival è inoltre socio fondatore e protagonista della IAMF – International Alliance for Mountain Film, un’associazione nata per promuovere, valorizzare e conservare la cinematografia di montagna e che vede tra i fondatori i festival di Autrans, Banff, Breuil-Cervinia, Graz, Les Diablerets, Lugano, Torelló, Trento e il Museomontagna di Torino e che oggi può contare su 27 associati.
Possono essere iscritti al festival film che:
– rechino un contributo alla conoscenza e alla protezione della montagna e dell’altopiano, valorizzandone i contenuti simbolici e rappresentandone la realtà umana, storica e sociale;
– rechino un contributo alla conoscenza e alla protezione della montagna e dell’altopiano,
valorizzandone i contenuti simbolici e rappresentandone la realtà umana, storica e sociale;
– promuovano la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile in realtà montane;
– approfondiscano e promuovano la conoscenza di territori, popoli e culture;
– illustrino gli sport alpini, comprese le varie discipline nella loro evoluzione moderna.
Informazioni complete sul portale: www.trentofilmfestival.it
Credits Foto: https://trentofestival.it/edizione-2019/media/