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22 Ottobre 2013

LE MELE DI MONTAGNA LA TRENTINA

di: Alessandro Vaccari

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La Trentina è un consorzio di produttori che raccoglie circa 1.300  aziende agricole e contribuisce a formare un distretto di produzione melicolo che in Europa non ha eguali.

Si tratta dell’opera di agricoltori collocati in diverse zone del Trentino, dalla Vallagarina alla Valsugana, dalla Piana Rotaliana alla Valle dei laghi ed al Lomaso, vallate queste dove vengono coltivate otto diversi tipi di mele, ed inoltre kiwi, susine, ciliegie, patate ed ortaggi.

I numerosi agricoltori conferiscono i prodotti alle cooperative di riferimento che a loro volta si uniscono sotto il marchio La Trentina, tramite il quale commercializzano i prodotti in tutta Europa ed in numerosi paesi extraeuropei.

Il prodotto più diffuso e conosciuto è la Golden Delicious. Una mela dalla buccia liscia, forma leggermente allungata, dal sapore dolce e fresco. E’ la classica mela gialla, con macchioline color bronzo, e se cresce in collina ha la tipica “faccina” che tende al rosa.

Sono comunque tante le varietà di mela che La Trentina commercializza: la Granny Smith, la tipica mela verde dal sapore fresco ed acidulo.

Vi sono poi le mele a prevalenza di buccia rossa, tra cui si distinguono la Red Delicious, la Gala (la prima mela dell’estate ad essere raccolta), la Fuji (l’ultima ad entrare nel mercato), la Morgenduft, la Braeburn e la Winesap

Queste tipologie di mele rispecchiano effettivamente la conformazione del terreno dal quale provengono: alcune varietà necessitano di temperature meno rigide e quindi vengono coltivate in pianura o in Valle dei Laghi, altre invece prediligono la zona collinare o montuosa, alcune infine si adattano ad entrambe le situazioni, modificando però sapore, pezzatura e colore in base all’habitat in cui crescono.

Da notare infine come ogni tipologia di mela abbia un suo mercato di riferimento e questa strategia permette di non avere scarti.

Se, ad esempio, il mercato Nord Europeo predilige una mela più acidula, diverso è il mercato arabo e mediterraneo, dove invece preferiscono mele più gustose e polpose.

Anche le mele scartate per questioni estetiche, ammaccate da eventi metereologici o inadeguate per dimensioni, ma comunque perfette al gusto trovano la loro valorizzazione nella commercializzazione come seconda scelta o nella preparazione di succhi e derivati.

 

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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