1 Ottobre 2014
di: Alessandro Vaccari
Le Marocche di Dro sono un’area naturale protetta di circa 250 ettari che si trova in valle dei Laghi. E’ uno dei rari biotopi classificati come zona arida e non come zona umida.
Costituiscono il più imponente esempio europeo di frana per crollo e scorrimento. In diverse epoche glaciali e post glaciali si staccarono dalle montagne della Valle dei Laghi tali quantità di roccia che i detriti non solo invasero la vallata ma per inerzia crearono, a ridosso dei monti di fronte, colline di pietre alte fino a 250 metri.
Il paesaggio è lunare, ed alterna zone di roccia pura a zone dove invece la vegetazione ha faticosamente provato a rinascere. Le condizioni climatiche però sono estremamente sfavorevoli e la flora ha quindi dovuto piegarsi alla rigidità del clima. In particolare, due sono i fattori atmosferici che influenzano la vita animale e vegetale: l’òra del Garda (che soffia sempre da sud verso nord esaurendo la sua spinta in cima alla Valle dei Laghi) e le temperature estive, che visto l’ambiente roccioso sono particolarmente elevate. Ne nascono cosi esempio di arbusti “bonsai”, che rimangono piccoli pur avendo 50 o 60 anni, sia per lo scarso approvvigionamento di terreno fertile, sia per la necessità di rimanere adesi al terreno a contrastare arsura e vento.
Le Marocche sono visitabili con percorsi e sentieri che partono sia dalla parte più alta, verso il Lago di Cavedine, sia verso la parte bassa, nella zona della centrale di Fies.