11 Giugno 2018
di: Alessandro Vaccari
È in una piccola vallata del Trentino, posta al di sopra del lago di Garda, che all’inizio del 1900 comincia la storia del laboratorio farmaceutico Foletto.
La famiglia Cassoni; Bortolo, Bartolomeo, e Pier Antonio, hanno gestito dalla fine del 1700 fino al 1850 circa la farmacia e l’annesso laboratorio farmaceutico, che produceva anche acque minerali. Giovanni Foletto, – da Lonigo (VI) – arrivò in Valle di Ledro nel 1855 da Venezia dove lavorava, per collaborare nella farmacia di Pieve di Ledro.
Partendo da questa sua passione per la botanica, incominciò ad inventare e mettere in commercio prodotti medicinali e a mantenere, a fianco dell’attività di farmacia, una vera e propria officina farmaceutica, seppure in formato ridotto.
Il figlio Angelo con tutta la sua famiglia subì la deportazione a Katzenau durante la prima Guerra, ma nonostante ciò desiderò poter continuare l’attività al ritorno in patria, dopo la ricostruzione dello stabilimento. Ampia e variegata era la produzione che spaziava dalle fiale iniettabili agli sciroppi di frutta attraverso molte specialità medicinali registrate, della cui entità si può avere contezza visitando il Museo Foletto.
Il suo lavoro proseguì con Achille che riuscì a mantenere l’attività di produzione medicinali fino al 1990, quando, subentrando i figli (Annamaria, Chiara, Alberto) ed attuali proprietari, si dovette effettuare la conversione del laboratorio da farmaceutico ad alimentare.
I farmacisti Foletto si sono tramandati di padre in figlio questa passione per le cose realmente artigianali continuando a produrre, anche oggi, con la stessa cura e professionalità ormai secolare, sciroppi e liquori.
Dal 2000 è stato aperto al pubblico una piccola esposizione delle attrezzature usate nei primi anni del 1900.