4 Settembre 2020
di: Girovagando in Trentino
Siamo sul Cammino di San Vili, il percorso che unisce la città di Trento con Madonna di Campiglio e che percorre l’itinerario di evangelizzazione di uno dei primi vescovi del capoluogo tridentino, Vigilio, patrono della città.
Il percorso è ispirato alla leggenda secondo la quale Vigilio venne martirizzato dalle popolazioni pagane della Rendena e le sue spoglie riportate a Trento seguendo, appunto, questo cammino.
Se si vuole partire da Madonna di Campiglio sono previste circa sei o sette tappe da compiere con un’andatura tranquilla e lungo sentieri, strade sterrate e piccoli collegamenti in fondovalle con tappe a Caderzone, Saone, San Lorenzo in Banale, Monte Terlago e finalmente Trento, presso la Cattedrale.
In compagnia dell’Accompagnatore di Media Montagna Mirko Demozzi percorriamo il tragitto di una giornata che dai Laghi di Lamar ci conduce presso il lago di Terlago (con una piccola variazione rispetto al percorso ufficiale), una risalita verso la sommità del Soprassasso di Trento, una discesa verso il forte di Cadine e quindi l’arrivo in piazza Duomo.
Mirko, esperto guida storica ed ambientale, ci conduce alla scoperta di diversi angoli naturalistici, dei camminamenti e delle infrastrutture belliche costruite prima della Grande Guerra del 15-18 per la difesa della città capoluogo da parte dell’esercito austro-ungarico.
I sentieri che si dipartono dai due laghi di Lamar così come la vista del lago di Terlago rappresentano un’ottima proposta per un escursionista che ama gli itinerari fuoriporta, ma nello stesso tempo molto suggestivi dal punto di vista naturalistico.
Il Soprasasso rappresenta poi uno scrigno davvero interessante dato anche il perfetto stato di conservazione della cinta trincerata e delle fortificazioni rese ancora più accessibili grazie agli interventi per il centenario della Grande Guerra.
Il forte di Cadine ci viene descritto in tutto il suo valore logistico ed architettonico da Luca Caracristi della Fondazione Museo Storico del Trentino il quale ricorda come lo stesso San Vigilio, sempre secondo la leggenda, abbia lasciato un segno del suo passaggio proprio nei pressi del Bus de Vela dove è poi sorto il forte austriaco.
In piazza Duomo a Trento ci accoglie infine Elda Verones, direttrice dell’Apt di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, che ci ricorda l’offerta turistica della città e del suo territorio in un momento particolarmente importante per il rilancio del turismo del camminare, del turismo slow e del ruolo della cultura nello sviluppo del capoluogo. Chiudiamo la giornata con una visita alla Cattedrale paleocristiana scoperta anni fa nelle fondamenta del Duomo.
Un luogo davvero suggestivo ed importante per comprendere le radici del cristianesimo nelle Alpi e la stessa figura di San Vigilio il quale, secondo la direttrice del Museo Diocesano Tridentino Domenica Primerano, fu in realtà un religioso dalle profonde convinzioni democratiche ed ecumeniche.
Un vescovo aperto al dialogo, tutt’altro che un martire, ma un capo di una comunità religiosa tollerante ed inclusiva come è nella tradizione della chiesa trentina.