25 Settembre 2020
di: Girovagando in Trentino
Il monte Zugna è la vera montagna dei roveretani.
Dai Lavini di Marco alla Ruina dantesta, dal monte Cengio fino al parco paleontologico con le impronte dei dinosauri fino alla sommità con gli alpeggi e le testimonianze della Grande Guerra la montagna si presenta come un parco naturale che potrà diventare un unicum paesaggistico a disposizione di residenti e turisti.
Michela Canali della Fondazione Museo Civico di Rovereto ci illustra le caratteristiche naturalistiche di questo territorio caratterizzato dal paesaggio lunare con i resti delle antiche frane preistoriche che lo caratterizzano.
Spazi amplissimi e vuoti costellati da un’eroica vegetazione che connota la parte centrale della montagna.
Marco Avanzini, geologo del MUSE di Trento, ci accompagna in una visita minuziosa delle orme dei dinosauri. Siamo di fronte, afferma uno degli studiosi più attenti di quest’area, ad una delle testimonianze più significative a livello europeo in campo paleontologico.
Una ricchezza documentata da centinaia di impronte che costellano una località dove è possibile, sempre secondo gli studiosi, ricostruire la vita di questi antichissimi esseri viventi.
Con Francesco Frizzera, Direttore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto visitiamo il famoso “Trincerone” italiano che tagliava il fronte della Prima guerra mondiale e i resti dei villaggi militari sopra al rifugio del monte Zugna.
Nell’omonimo rifugio del Monte Zugna troviamo l’ospitalità di Paolo Busolo e del suo staff per un a pausa indicata sia agli escursionisti, biker, piccoli e grandi esploratori e di coloro che sono attratti dalle attività dell’Osservatorio astronomico. Il monte Zugna diventa così un punto di aggregazione per persone che amano una natura a portata di mano e le infinite scoperte di questo ambiente originale ed appartato.
Da qui le escursioni puntano verso Passo Buole, Ala e la Lessinia, così come la Vallarsa, il Carega e il Pasubio. L’area è infine interessata dal passaggio del Sentiero della Pace che collega tutto il fronte trentino della Grande Guerra.
Con Chiara Simoncelli, esperta astronoma, facciamo visita all’Osservatorio del Monte Zugna, struttura che accoglie ogni anno centinaia di appassionati e scolaresche per una visione scientifica dei movimenti lunari, delle stelle e degli astri. Il custode forestale Alessandro Macchiella ci parla poi delle caratteristiche botaniche, delle piante e dei fiori che rendono il monte Zugna un’area molto ambita a studiata dagli esperti del settore.
Concludiamo la giornata passando per il fondovalle per una visita presso il Golf Club di Rovereto dove ci accolgono il Presidente del sodalizio Marco Santuari e l’istruttore Andrea Costa. Questo campo di allenamento e di formazione sorge sulla vecchia discarica comprensoriale a conferma di come sia possibile, alle volte, recuperare importanti aree dismesse.
Siamo infine presso l’ex asilo infantile dell’area della Manifattura roveretana dove fino a fine ottobre è aperta la mostra “Dinosauri in carne ed ossa”. Simone Maganuco, il paleontologo curatore della mostra, ci spiega le finalità di un’iniziativa che punta a comunicare al visitatore le impressioni “dal vero” riferite a come si svolgeva la vita sulla terra diversi milioni di anni prima dell’avvento degli ominidi.