13 Agosto 2021
di: Girovagando in Trentino
Ci troviamo oggi nel Parco Naturale Adamello Brenta, per andare a scoprire un ambiente riservato alla riproduzione e alla conservazione delle specificità naturalistiche di quest’area incontaminata, inaugurato da pochissimo tempo: la Casa della fauna di Val Daone.
Con la sua estensione di ben 620 kmq, questo parco è senza dubbio la più vasta area protetta del Trentino. Istituito nel 1967, è situato nel Trentino occidentale e ricomprende i gruppi montuosi dell’Adamello e del Brenta. Attraversato dalla Val Rendena e circondato dalle Valli di Non, di Sole e delle Giudicarie, l’altitudine al suo interno varia dai 477 m sino ai 3558 m.
La prima ad accoglierci e ad illustrarci alcune interessanti particolarità di questo luogo è Vajolet Masè, geologa di professione, che da tempo si occupa di studiare ed approfondire le caratteristiche del Parco.
“Qui ci troviamo in Val di Fumo, la valle meridionale che si addentra nel cuore del gruppo dell’Adamello e della Presanella. Il parco naturale è come incastonato tra questi due gruppi montuosi, molto diversi geologicamente, che hanno fatto sì che nel 2008 ricevesse il riconoscimento di Geoparco mondiale UNESCO in ragione della sua grande geodiversità. Questa si lega indissolubilmente anche alla ricca biodiversità – sia faunistica che floristica – che avremo possibilità di osservare presso la Casa della fauna, a pochi km da qui.”
“Siamo in uno dei 61 geositi dell’Adamello Brenta. La Val di Fumo rappresenta un mirabile esempio di modellamento glaciale, con il suo profilo trasversale perfettamente ad ‘U’. Tutte le rocce appaiono modellate dal passaggio dei ghiacciai e lisciate dai detriti inglobati al di sotto di essi. Sulle pareti della valle è possibile osservare anche le strie glaciali, che indicano la direzione di scorrimento. Quest’area non è ricca solo da un punto di vista geologico e morfologico, ma anche naturalistico, vegetazionale e faunistico.”
“Nel Parco questa valle rappresenta un laboratorio a cielo aperto dove studiare gli aspetti ecosistemici, ma anche quelli legati alla presenza dell’uomo, sia per storia che per tradizione e cultura locale. Proprio in questa valle abbiamo sviluppato un progetto di educazione ambientale alla sostenibilità legata ai cambiamenti climatici, dove gli studenti delle scuole secondarie di primo grado studiano il paesaggio attraverso attività pratiche sul territorio, lo interpretano e capiscono così gli effetti dei cambiamenti climatici sull’ecosistema. L’obiettivo è sempre quello di generare consapevolezza riguardo i fenomeni naturali, di stimolare un cambiamento negli atteggiamenti incentivando comportamenti più virtuosi, nel pieno rispetto della Terra.”
“In Val di Fumo vi sono anche diversi sentieri: da quelli principali, più semplici ed adatti alle famiglie, fino a quelli più ostici, adatti agli escursionisti e che consentono di accedere alle quote elevate. È possibile raggiungere persino i ghiacciai che circondano la culla del fiume Chiese. Il consiglio è quello di munirsi del comodissimo libretto turistico, che vi aiuterà nell’esplorazione per scoprire e godere appieno del fascino naturalistico e culturale della valle.”
La nostra visita è poi proseguita in compagnia di Walter Ferrazza, presidente del Parco Naturale Adamello Brenta. Walter ci ha spiegato il significato di un luogo completamente dedicato all’esposizione e alla sensibilizzazione del pubblico nei confronti della fauna locale.
“Oggi l’occasione è quella dell’inaugurazione del Centro fauna in località Pracul di Val Daone, una delle 7 case del parco che si occupa di fauna. Si tratta della giusta occasione per venire nella bellissima Val di Daone ed incontrare tutta la fauna che popola le nostre bellissime montagne. Ma non solo: qui possiamo approfondire anche la geologia, la flora e l’identità culturale del parco. Sono occasioni importanti per educare abitanti e turisti prima dell’uscita sul territorio, che, come sappiamo, offre 620 km quadrati di area protetta entro cui poter sperimentare dal vivo tutte le specificità di questo parco.”
“Il centro visitatori è l’occasione giusta per incontrare tutti gli animali che popolano la nostra area protetta, dai grandi carnivori (come l’orso), fino a tutte le altre specie. Camosci, cervi, uccelli, piccoli vertebrati ed invertebrati, anfibi: il repertorio è veramente vastissimo ed indicativo dell’unicità di questo complesso ecosistema.”
E c’è anche chi, di questa complessità, ha fatto e continua a fare tesoro con tanto studio e dedizione. È questo il caso di Marco Armanini, ricercatore presso il Parco Adamello Brenta, che ci ha potuto raccontare qualcosa di più sul complesso espositivo di recente apertura.
“La Casa del parco dedicata alla fauna qui in Val di Daone è strutturata come un viaggio. Vi accompagnerà attraverso diversi ambienti, partendo dal fiume fino a risalire sui versanti della Val Daone e della Val di Fumo, in un’escursione ideale che arriva a toccare le quote più alte. Incontreremo diverse specie di animale a seconda degli habitat che percorreremo. L’esperienza è multimediale: prevede cioè il supporto di video e suoni capaci di ricostruire l’ambiente naturale degli animali, riportandone fedelmente i versi e le interazioni. Il centro è dedicato in particolare alle scolaresche, ma si presta bene anche allo scopo di informare ed istruire gli ospiti dell’area protetta – a prescindere dalla loro età.”