24 Settembre 2021
di: Girovagando in Trentino
Oggi ci siamo spinti fino in provincia di Bolzano, più precisamente nel comune di Cortaccia, noto per la sua radicata cultura enologica che ne fa una tappa obbligata sulla rinomata Strada del Vino dell’Alto Adige. La zona di coltivazione lungo la Strada del Vino è la più vasta dell’intera regione e comprende una superficie totale di 4.249 ettari, capace di offrire un autentico spettacolo con i suoi vigneti che si espandono a perdita d’occhio.
È in questo contesto che la tradizione agricola e la cooperazione, sempre nell’interesse comune verso il territorio, hanno portato alla nascita della Kellerei Kurtatsch (Cantina Cortaccia), un sodalizio ormai più che centennale che vede coinvolte ad oggi ben 190 famiglie del luogo.
Abbiamo chiesto a Paul Tauferer, direttore commerciale della Cantina Cortaccia, di raccontarci qualcosa in più su questa affascinante realtà.
“La nostra azienda nasce nel lontano 1900 qui, nel comune di Cortaccia. Preserviamo quindi oltre 120 anni di storia e conoscenza nella produzione del vino. Nella nostra cantina produciamo 14 varietà d’uva, di cui 8 uve bianche. Distribuiamo oltre 30 etichette di vino differenti. Il nostro vero punto di forza consiste nelle altitudini del territorio, che rendono la viticoltura del nostro comune una sorta di unicum a livello europeo. Si passa dai 220 metri a fondovalle fino ai 900 metri delle alture alpine, senza mai travalicare i confini di Cortaccia – questa è una caratteristica unica in tutta Europa per un comune.”
Cantina Cortaccia è quindi sinonimo di tradizione, sotto ogni punto di vista. Ciò non va ad escludere l’apporto di novità ed innovazione dato da tutti gli aspetti che stanno attorno al processo produttivo. Il packaging incisivo ed elegante, la nuova cantina aperta l’anno scorso, il settore del marketing e della comunicazione del prodotto. Tutti ingranaggi di una grande macchina sapientemente guidata e votata al gusto e all’estetica.
“La grande sfida per il futuro si giocherà inevitabilmente sul terreno della sostenibilità. L’obiettivo è quello di ottenere, entro pochi anni, un certificato che attesti la piena sostenibilità dei nostri metodi di produzione.” Il conseguimento di tale risultato non è così immediato per una cooperativa come questa, ci spiega Paul, poiché occorrerà concertare gli sforzi di ben 190 famiglie di produttori, ognuna dotata di proprie tecniche e idee.
Una volta preso atto delle ambizioni future dell’azienda, abbiamo chiesto a Stephan Malfertheiner, responsabile commerciale del canale della distribuzione organizzata, di spiegarci come e perché sia nata la collaborazione con DAO.
“La cantina conta 190 soci e dispone quindi di circa 190 ettari di vigneti: una potenzialità importante che andava sicuramente sfruttata al meglio. La collaborazione con DAO è iniziata nel 2016, anno in cui abbiamo sviluppato insieme un progetto legato al territorio evidenziando i punti forti della cantina e dei suoi prodotti. In seguito, siamo passati alla distribuzione organizzata dei vini nella Regione del Trentino – Alto Adige e nelle province limitrofe.
Dal canto nostro riteniamo questa collaborazione estremamente importante perché, al di là della distribuzione capillare di cui DAO si sta occupando dentro e fuori regione, ci aiuta parecchio anche nell’aumentare la notorietà e la percezione del marchio, sia per quanto riguarda il campo della ristorazione, sia della semplice diffusione del prodotto.”