20 Novembre 2019
di: Alessio Migazzi
Farà piacere ai tanti soccorritori alpini sapere che, dal 18 novembre, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è formalmente Socio Onorario del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico. Una data importante che coincide con le celebrazioni per i 65 anni dalla fondazione del Corpo, 65 anni da quando, nel settembre 1954, Il Consiglio Centrale del CAI riunitosi a Bognasco (VB), delibera di finanziare la costituzione di 26 Stazioni di Soccorso Alpino.
Ma la storia del Soccorso Alpino e più in generale del soccorso in montagna parte da lontano, formalmente in Italia dal 1863, quando nasce il C.A.I. che tra i suoi compiti istituzionali prevede anche il soccorso in montagna ma informalmente esiste da quando esiste l’alpinismo e con lui i valori di reciprocità, solidarietà e rispetto della montagna e del prossimo.
Proprio questi valori, tipici delle genti alpine, hanno animato i discorsi dei delegati convenuti al Quirinale, tra questi i presidenti dei servizi regionali e provinciali, i responsabili delle commissioni e i soci onorari quali l’ex presidente della Corte Costituzionale Riccardo Chieppa ed il presidente del CAI Vincenzo Torti. Ad aprire i discorsi ufficiali è toccato proprio a Torti che in prima persona si è adoperato per favorire questo incontro, un incontro tra istituzioni, per quanto diverse, accomunate da forte popolarità e prossimità alla popolazione. A Maurizio Dellantonio invece l’onore di rivolgere al Presidente il saluto di tutto il corpo e consegnare l’attestato di Socio Onorario del CNSAS corredato di medaglia d’oro con le seguenti motivazioni: “Per l’equilibrio e il rigore dimostrato nel garantire la collaborazione tra Enti, Amministrazioni e Corpi intermedi dello Stato, anche in applicazione del principio di solidarietà di cui il CNSAS è esempio autorevole. Per la statura morale, per l’affinità e la concreta vicinanza dimostrata alla montagna e alle comunità delle aree interne del nostro Paese.”
Parole profonde accompagnate da un ringraziamento altrettanto solenne che Dellantonio ha rivolto al Presidente Mattarella: “La ringrazio per la forza e la determinazione con cui guida il Paese in un periodo decisamente complicato per l’Italia” condividendo un sentito ricordo rivolto ai soccorritori presenti e passati ed alle loro famiglie che quotidianamente dedicano tempo e professionalità al soccorso organizzato in ambiente impervio.
Altrettanto profonde le parole del Presidente Mattarella: “amo molto la montagna, pur provenendo da una città di mare – ha detto Mattarella rivolgendosi alla delegazione – operate nel segno di una generosa disponibilità, nel segno del volontariato, dell’altruismo e dell’alta qualificazione professionale. Voi siete parte primaria del volto più bello dell’Italia.
E su queste parole il Presidente ha congedato i rappresentati del Corpo non prima di aver stretto le mani di ogni singola persona presente, altra testimonianza di vicinanza e grandezza di un uomo che da oggi è parte della grande famiglia del Soccorso Alpino.