21 Aprile 2022
di: Girovagando in Trentino
Nel 2022 il prestigioso salone Internazionale del vino e dei distillati, il Vinitaly di Verona, ha riaperto i battenti per far incontrare, dopo due anni di pandemia, produttori e consumatori. Un periodo che per molte aziende è stato duro ma ora si guarda con attenzione alla ripartenza dei mercati. Più forte della crisi è Gruppo Mezzacorona, che da oltre 110 anni tramanda di generazione in generazione la passione per il vino: “ In questo post-Covid i mercati stanno rispondendo bene”, afferma Luca Rigotti, presidente Gruppo Mezzacorona che si lascia andare a un cauto ottimismo: “Abbiamo dei numeri superiori a quelli del 2019, pre-pandemia”.
Dunque, una risposta positiva quella dei mercati che arriva sia a livello nazionale che all’estero. Sullo sfondo però rimangono le conseguenze della guerra in Ucraina e dell’aumento dei costi che vanno a erodere i guadagni in tutte le fasi della filiera. “Siamo allerta su quello che potrebbe accadere in futuro – sottolinea Rigotti – il potere di acquisto dei consumatori sempre minore, pur in un mercato che va bene, ci fa stare molto attenti e analizzare bene giorno per giorno la situazione”.
A confortare il Gruppo Mezzacorona però ci sono i numeri: sempre più giovani si avvicinano al vino come momento di convivialità e questo fa ben sperare per il futuro. “Credo che il vino stia diventando lo strumento per questi momenti”, ricorda Rigotti. Se è vero che i consumatori giovani stanno aumentando allo stesso tempo crescono le richieste e le aspettative verso quelli che sono i prodotti sostenibili. In questo senso il Gruppo Mezzacorona può fregiarsi della certificazione SQNPI, cioè il Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata.
“Tutta la produzione dei nostri soci è certificata – conclude Rigotti – ma c’è anche un aspetto che riguarda l’etica del lavoro che in questo modo viene riconosciuta dal consumatore. Lavoriamo nel territorio ed è giusto rispettare lui e le persone che ci vivono, inoltre la sostenibilità è molto trattata dalla nuova politica europea, per cui queste buone pratiche saranno premiate dall’Ue e potrebbero diventare una condizione per poter accedere a determinati benefici”.