3 Giugno 2022
di: Girovagando in Trentino
Se si affronta la montagna senza un’adeguata preparazione si rischia di andare incontro a spiacevoli inconvenienti, con la possibilità di farsi male. Nel 2020 per esempio sono stati 1.221 gli interventi svolti dal soccorso alpino nella provincia di Trento, il più delle volte legati alla scarsa preparazione o all’abbigliamento non adeguato degli escursionisti.
Proprio per offrire un’adeguata preparazione per chi vuole affrontare la montagna il Cai e la Sat gestiscono 8 scuole dislocate su tutto il territorio Trentino dove è possibile incominciare ad approcciare le prime manovre di corda, le legature, le manovre di messa in sicurezza dei compagni cordata e i primi movimenti di progressione. Non solo, perché per i più esperti sono stati pensati dei corsi ad hoc perché pure gli istruttori necessitano di una formazione continua.
“Una delle scuole si occupa proprio della formazione degli istruttori del Trentino-Alto Adige – spiega Mauro Loss istruttore nazionale di alpinismo della Sat – una formazione che parte dal momento in cui si viene inseriti nell’organico di una scuola”. In sostanza per avvicinarsi a questo mondo è sufficiente presentare una normale richiesta e così parte l’iter da aspirante istruttore.
Solitamente servono tra uno e i due anni per superare la fase di apprendistato, poi la scuola può decidere di inviare la persona ai vari moduli per ottimizzare la preparazione per diventare istruttore. I percorsi sono tre: alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera. Un percorso che dura anche in questo caso un paio d’anni. Questo dovrebbe far capire come le cose vengano prese molto seriamente.
“Mi sono avvicinata al mondo della Sat nel 2015, quando sono entrata nelle Scuola Neveroccia di Villazzano” racconta Gennj Springhetti, che è anche la presidente della Commissione scuole sci alpinismo della Sat. “Mi sono trovata molto bene con il gruppo e ho condiviso i valori dell’associazione”. Parte da lontano anche il percorso di Giovanni Galatà, istruttore scialpinismo della Sat: “Una delle giornate più belle della mia vita è stata quando a 17 anni mi fu proposto di entrare nella scuola di scialpinismo di Belluno, poi mi sono trasferito a Trento dove ho proposto di iniziare a organizzare anche corsi di scialpinismo”.
Alberto Albertini è invece un istruttore Sat di scialpinismo, originario di Cles, che fa parte della scuola che fa riferimento al territorio della Val di Non. “Mi occupo in particolare della formazione dei nuovi istruttori regionali. Il mio percorso è iniziato da lontano, quando ho conosciuto un gruppo d ragazzi che avevano seguito dei corsi con delle scuole lombarde, così mi sono affiancato a loro ed è nata la mia passione. Poi con altri compagni abbiamo fondato una scuola Sat in Val di Non”.