1 Febbraio 2023
di: Girovagando in Trentino
Oggi siamo nel trentino sudorientale, più precisamente sull’altopiano cimbro, una località sciistica con oltre 100 chilometri di piste perfettamente innevate. Con il nostro Maestro Enrico oggi andremo a provare la pista nera denominata “Avez del Prinzep”.
Questa discesa da capogiro prende il nome da un maestoso un abete bianco di 60 m di altezza e 300 anni di età, denominato appunto Avez del Prinzep. Il nome Avéz, abete bianco appunto, del Prìnzep trae origine da una leggenda popolare secondo cui il grande albero apparteneva, un tempo lontano, al Capo-comune di Luserna, soprannominato Prìnzipe.
L’albero purtroppo cadde durante una forte perturbazione nel novembre 2017, a causa delle forti raffiche di vento che sfiorarono i 100 km/h.
Siamo partiti da Malga Laghetto e con gli impianti abbiamo raggiunto quota 1600 metri. Da qui parte la nostra discesa di oggi l’indomabile Avez del
Prinzep, una vera pista cult per gli amanti dell’adrenalina.
Prima di partire vediamo prima un po’ di dati tecnici; questa pista misura 400 metri di dislivello e 2 km di sviluppo in mezzo agli alberi, è una pista che non dà tregua con continui cambi di pendenza muri e pezzi un po’ più piani che ci permettono di riposare un po’ le gambe per poi riprendere a
fare delle curve ad alta velocità.
Questa pista parte subito molto cattiva, con il primo muro veramente ripido ma corto quindi gestibile con un corto
raggio!
Ora si può fa andare andare gli sci ad una velocità molto maggiore facendo delle curve più ampie e sentendo lo spigolo tagliare la neve. La neve di oggi
tra l’altro è veramente magnifica perché c’è uno strato di neve morbida sopra poiché ieri ha nevicato e quindi riusciamo ad avere una gestione della velocità e della presa di spigolo ancora migliore.
Il consiglio è quello di continuare a cambiare tipo di curva passare dal corto raggio alla serpentina o comunque delle curve in piena condizione poiché essendo questa pista molto varia e cambiando in maniera veloce è fondamentale riuscire ad interpretarla nel migliore dei modi.
Una delle caratteristiche di questa pista è poter sciare in mezzo a questi fantastici Abeti. Infatti l’emozione che ci regala è sensazionale, in più possiamo ammirare un panorama mozzafiato.
Tempo di affrontare gli ultimi muri!
Nella parte finale dopo un tratto molto facile e pianeggiante troviamo due muri in sequenza: nel primo più regolare ed ampio possiamo lasciare andare gli sci e fare un’alta velocità facendo dei curvoni, mentre nel secondo muro, il consiglio, è di fare delle curve un pochino più piccole per calare la velocità per poter arrivare alla stazione di Valle in maniera più adeguata.
Eccoci qui alla fine di questa magnifica pista che non dà mai tregua, un muro dopo l’altro.
Per questa discesa da capoGiro e dal maestro Enrico è tutto, alla prossima!