Bassano Agricola: ortaggi di qualità, dalla terra alla tavola

Cosa significa veramente filiera corta, prodotti a Km 0 o “ direttamente dal produttore alla tavola”? Dao Cooperativa ha scelto di andare oltre i semplici slogan affidandosi alle forniture di tante realtà produttive locali che ogni giorno creano valore per la propria comunità ed il proprio territorio.

Piccole realtà, innovative e sostenibili, quotidianamente si prendono cura di ciò che producono e grazie a Dao Cooperativa il consumatore è veramente sicuro di ciò che porta in tavola. Fra i prodotti genuini distribuiti da Dao ci sono anche le verdure di Bassano Agricola.

Bassano Agricola e gli ortaggi di qualità

Bassano Agricola nasce nei primi del novecento e anno dopo anno è cresciuta fino a giungere alla quarta generazione imprenditoriale di cui fa parte Matteo Torresan che sarà anche la nostra guida alla scoperta della produzione dell’azienda. Il 2017 segna il momento del cambio generazionale e oltre a modificare il nome da Azienda Agricola Torresan a Bassano Agricola, vengono anche introdotti nuovi prodotti oltre a quelli coltivati da sempre come il cavolo cappuccio, il cappuccio tondo o il broccolo di Bassano.

La società agricola vicentina segue l’intera filiera degli ortaggi coltivati dalla produzione primaria, dal trapianto alla raccolta, fino al post raccolta e dello stoccaggio. Bassano Agricola si occupa di prodotto fresco denominato di prima gamma, di prima gamma evoluta che è il prodotto fresco posizionato in vassoi, porzionato o messo o sacchetti ed infine di quarta gamma che sono tutti quei prodotti pronti al consumo o da cuocere.

Gli ortaggi di Bassano Agricola

Fra i prodotti coltivati e trasformati ci sono soprattutto le brassiche perché con questa produzione si riescono a coprire tutti i 12 mesi. Si fa riferimento in particolare al cappuccio a corno, a quello tondo e alla varietà viola. In questo casi la produzione è costante durante tutto l’anno. Vengono, però, anche coltivati ortaggi stagionali che si trovano solo in determinati periodi come, per esempio, il radicchio rosso di diverse pezzature e calibri con varietà precoci medie e tardive.

Il radicchio rosso tardivo è una coltivazione prettamente invernale la cui raccolta arriva fino alla fine marzo/primi di aprile. Il radicchio rosso tardivo è tipico di questo periodo natalizio ed è un prodotto che richiede molte lavorazioni. Infatti, una volta raccolto, viene immerso in vasche con acqua surgiva in modo che il prodotto continui la maturazione. Dopo 15 giorni viene lavorato in acqua in modo da togliere tutte quelle foglie che non sono edibili, lavato e preparato per esser confezionato per il consumatore finale.

La nuova sede produttiva

La produzione è stata da poco trasferita nella nuova sede di 5000 mq che comprende sia la parte di stoccaggio che la parte di lavorazione della prima gamma fresca, della prima gamma evoluta e della quarta gamma. Sono stati acquistati nuovi macchinari, nuove linee di produzione ma soprattutto si è cercato di implementare un’economia circolare che comprenda la fase di coltivazione in campagna ed il post-lavorazione. Tutti gli scarti prodotti vengono raccolti tramite una coclea e poi trasferiti in campagna per diventare compost utile al momento della semina o del trapianto.

Anche la risorsa idrica è considerata preziosa: l’acqua necessaria alle fasi di lavorazione viene estratta da un pozzo a circa 80 m di profondità. Vengono, poi, eseguiti controlli mensili per quanto riguarda il lavaggio e l’assistenza agli operatori nel ciclo produttivo. Inoltre il prossimo passo verso la sostenibilità sarà la copertura della nuova sede con panelli fotovoltaici in modo da rendere autonomo lo stabilimento dal punto di vista energetico.