13 Giugno 2022
di: Girovagando in Trentino
“Imparare facendo”, è questa la filosofia che la Sat cerca di trasmettere ai giovani alpinisti che si approcciano alle attività in montagna. Come spiega Sandra Giovanella, che è la presidente dalla Commissione Sat alpinismo giovanile: “Si parla di alpinismo giovanile quando degli accompagnatori titolati e formati ad hoc portano i ragazzi, dai 6 ai 18 anni, in ambiente montano cercando di variare il più possibile le attività con lo scopo di formarli e far apprendere i vari aspetti che la montagna può offrire. Il tutto in sicurezza”.
Gli istruttori della Sat cercano sempre di portare gli aspiranti alpinisti a fare attività differenti: arrampicata, trekking (anche di più giorni), ciaspolate, escursioni speleologiche in grotta e pure escursioni in bicicletta. Questo è un modo per visitare tutti gli ambienti che si possono affrontare, compresi quelli innevati.
Come già anticipato i ragazzi che partecipano alle attività di alpinismo giovanile della Sat vanno dai 6 ai 18 anni tesserati. Questo l’unico vincolo per partecipare alle attività. Per diventare accompagnatori invece, basta partecipare alle attività delle varie sezioni e appena disponibili iscriversi ai corsi dedicati.
“Cerchiamo di svolgere le attività senza la presenza dei genitori – dice Giovanella – perché questo permette ai ragazzi di responsabilizzarsi e imparare a gestire i propri spazi. Soprattutto i ragazzi più grandi, dopo aver capito il meccanismo delle varie attività, danno una mano e aiutano i nuovi arrivati”.
Gli accompagnatori di alpinismo giovanile della Sat sono volontari formati in appositi corsi delle scuole provinciali. La sicurezza infatti viene prima di tutto con la formazione sul primo soccorso, ma c’è anche spazio per le attività ludiche e di pedagogia che istruttori e istruttrici saranno chiamati ad applicare sul campo con i giovani allievi. In altre parole la formazione si pone l’obiettivo di promuovere degli istruttori che possano accompagnare i giovani aiutandoli a crescere nel rispetto dell’ambiente naturale.
“La commissione di alpinismo giovanile – sottolinea Giovanella – ha in sé anche una scuola di alpinismo giovanile che si occupa di formare e aggiornare tutti i vari accompagnatori della Sat”. A causa del Covid per quasi due anni i corsi sono stati bloccati, ora però stanno per riaprire le iscrizioni e si attende molta partecipazione per rinfoltire il gruppo di accompagnatori e far crescere l’alpinismo giovanile.