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2 Novembre 2015

Conservare nel sottosuolo: le celle ipogee di Melinda.

di: Alessandro Vaccari

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Il progetto di conservazione delle mele nelle celle ipogee è nato a quattro mani nel 2010: da un lato il consorzio Melinda, che voleva sperimentare sistemi alternativi per la conservazione delle mele. Dall’altro la Tassullo Spa che utilizza la dolomia come materia prima.

Il risultato è un grande magazzino ipogeo, ovvero costruito sotto i livello del terreno, che sfrutta le caratteristiche della dolomia, la roccia tipica delle dolomiti per la conservazione di circa 10.000 tonnellate di mele.

Siamo a Tuenetto di Taio, a circa 500 metri di altitudine sul livello del mare. Le grotte sono costruite circa 275 metri sotto il livello del terreno.

Il progetto nel suo essere assolutamente innovativo, riprende un concetto estremamente antico: la conservazione degli alimenti in grotte, cantine ed anfratti dove la temperatura è più o meno costante.

Manco a dirlo, come spesso accade per le idee mutuate dal passato, l’efficienza del progetto è supportata da una considerevole sostenibilità energetica ed ambientale.

La temperatura dell’aria è più o meno costante attorno ai 10 gradi, la qual cosa permette un considerevole risparmio di energia elettrica nel refrigeramento delle celle. La dolomia è materiale particolarmente isolante e ciò ha permesso di costruire le celle direttamente nelle grotte, senza dover posizionare materiale che isoli dall’ambiente circostante. Anche il risparmio idrico è considerevole, visto che il sistema sfrutta le tecniche di geotermia per il raffreddamento dei compressori. In sintesi, si tratta di un risparmio energetico che si aggira sul 60-70% rispetto ai magazzini tradizionali.

L’impatto paesaggistico è praticamente nullo, al contrario degli altri grandi magazzini che spesso impattano sul territorio.

Un progetto quindi che presenta notevoli vantaggi sia economici che territoriali e che non è unico nell’ambito della cooperazione trentina: la Cantina Sociale di Mori Colli Zugna, ad esempio, è una struttura interamente ipogea, anch’essa estremamente innovativa per consumi e possibilità gestionali.

Il progetto di celle ipogee ha vinto negli ultimi giorni il Sodalitas Social Award, assegnato alle iniziative più efficaci nel generare una crescita sostenibile puntando su fattori chiave quali: innovazione digitale, economia circolare, terza rivoluzione industriale, sharing economy e smart community.

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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