Facile escursione nel Gruppo dello Stivo – 6 aprile 2006
Con l’arrivo della primavera, il bel tempo e il caldo invitano a cercare itinerari a bassa quota finalmente sgombri da neve. In questa puntata proponiamo una facile escursione a Cima Alta, lungo la catena che collega il Gruppo dello Stivo con le Tre Cime del Monte Bondone. E’ una zona poco frequentata poiché la maggior parte degli escursionisti preferiscono salire sullo Stivo (puntata 12/02/2005) dal versante nord o da quello sud.
Descrizione
La lunga catena montagnosa tra lo Stivo e il Monte Bondone, con cime tra i 1600 e 1900 metri di quota, fa da spartiacque tra la Val D’Adige e la Valle di Cavedine. In circa otto ore di marcia è possibile percorrere tutta la catena in un minitrekking che offre vedute panoramiche inusuali e attraversa una serie di ambienti interessanti. Noi ci limiteremo qui ad un piccolo assaggio partendo da Passo Bordala
fino a risalire la panoramica Cima Alta di m 1847.
Percorso
Da Passo Bordala presso l’albergo ristorante parte la strada forestale con segnavia 623 che si inoltra quasi pianeggiante verso nord per circa 2 km per bei boschi di faggio, oltrepassando di poco la località Acqua delle Fontanelle, dove c’è un bivio segnato da cartelli con indicazione per La Bassa – Madonnina – Malga Campo. In questo periodo il bosco è letteralmente invaso da grossi fiori bianchi, le Rose di Natale (Helleborus Niger): attenzione però perché questi fiori sono tanto belli quanto velenosi. Il sentiero inizia a salire con decisione rimontando il costone est della dorsale dello Stivo con ampi zig zag fino all’ampia e panoramica insellatura detta La Bassa. Di qui si può proseguire verso sud ovest per sentiero 617 risalendo lo Stivo, oppure verso nord est alla nostra meta: si rimonta la facile e aerea spalla che con leggeri saliscendi raggiunge Cima Bassa e quindi, in cresta, fino a Cima Alta di m 1847. Il panorama è notevole su tutta la Vallagarina, su Rovereto, sulla Valle dei Laghi (puntata 31 maggio 2003) su quella del Sarca fino al Lago di Garda. Neve permettendo, si può allungare il percorso fino alla cima più alta della catena, il Palòn m 1916. Il ritorno avviene per lo stesso percorso dell’andata.
testi e foto di
Alessandro Ghezzer
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