Grandiosi e selvaggi paesaggi in Val Campelle – 11 settembre 2009
La zona del Lagorai centrale che va da Cima Stellune a Passo Cinque Croci, dai Lasteati a Caldenave fino a tutto il Gruppo di Rava è, secondo noi, tra le più belle in assoluto del Trentino. La salita a Cima Orsera m 2471 offre un’eccezionale panorama.
Gruppo di Rava
Proponiamo questa settimana una escursione ad anello in Val Campelle, nel sottogruppo di Rava, con salita per tracce di sentieri militari della Grande Guerra a Cima Orsera m 2471, eccezionale balcone panoramico. Sono, queste, tra le zone più entusiasmanti per l’escursionista: vallate selvagge ammantate di foreste e pascoli verdissimi, punteggiati di splendidi laghetti, si contrappongono ad aspre barriere rocciose in un paesaggio che si avvicina molto all’idea di paradiso, anche se queste zone furono teatro delle più spaventose guerre di trincea, in cui gli eserciti si fronteggiarono in una logorante guerra di posizione per presidiare cime, creste e forcelle. Nella parte in quota dell’itinerario proposto, si percorre un tratto della spettacolare Alta Via del Granito.
Percorso
Si parte dalla località Tedon in Val Campelle a quota 1403 (raggiungibile da Strigno in Valsugana con la strada per il Rifugio Crucolo), prendendo il sentiero 332 che sale al Rifugio Malga Caldenave m 1792. L’arrivo nella fantastica piana sotto la malga, percorsa da un torrentello sinuoso dall’acqua limpidissima, coi prati dove pascolano asinelli e cavalli, è sempre emozionante. Raggiunta Malga Caldenave (ristrutturata di recente), si prosegue brevemente col sentiero verso Forcella Ravetta, che però si abbandona quasi subito per calare in un altro splendido e spettacolare pianoro dove inizia la Val Orsera.
Salita a Forcella Orsera m 2305
La mappa riporta solo una vaga traccia, ma in realtà ci sono dei cartelli e il sentiero è ben segnato, indicato anche dai soliti segni bianco-rossi. Dal Rifugio Malga Caldenave si attraversa la spettacolare piana a nord est e quindi si rimonta il ripido versante opposto nel bosco, col sentiero che sale prima abbastanza erto per poi piegare in costa. Si sbuca quindi in una fantastica radura con piccoli prati punteggiati di grossi macigni, dove pascolano cavalli: in alto si vede la ripida rampa finale che sale alla forcella, a destra gli impressionanti dirupi scuri di Cima Brunella e Cima Trento, gli spettacolari Campanili di Orsera. Ci si inoltra ancora, con pendenza modesta, nell’ampio e selvaggio vallone, attraversando una serie di bellissimi poggi erbosi. Sotto l’erta finale per la forcella, i segni del sentiero scompaiono sotto il nevaio, ancora presente nella testata della valle (è la neve dell’inverno scorso!).
Ci si tiene sulla sinistra, puntando ad un evidente canalino attrezzato con corda fissa, che si risale senza grossi problemi fino a Forcella Orsera m 2305. Già da qui il colpo d’occhio sulle cime circostanti, e sull’imponente Cima d’Asta in lontananza, è magnifico. Si prosegue ora brevemente verso nord per l’Alta Via del Granito fino ad arrivare alla base di Cima Orsera, sul versante est, che si presenta con un ripidissimo costone e un canalino sassoso che incute un po’ di timore. Con un po’ di intuito troviamo i vecchi sentierini militari della Grande Guerra che si arrampicano con stretti zig zag tra ripidi costoloni e resti di trincee. In parte sono franati o invasi dalla vegetazione, ma si individuano senza troppe difficoltà con un po’ di attenzione. Si arriva quindi all’accampamento militare nei pressi della cima, con notevoli resti di trincee e di un baraccamento. Alcune trincee, ancora in buono stato, si percorrono per diverse decine di metri, fino alla cima ampia e pianeggiante di rocce fratturate e parecchi crepacci. Assolutamente fantastico il panorama che spazia a 360 gradi.
Rientro
Dalla cima di Orsera si ridiscende sul sentiero dell’Alta Via del Granito e si prosegue verso Cima delle Buse Todesche lungo i vecchi sentieri militari, con ampi tratti ancora ben conservati, e resti massicciate dove erano le baracche quasi intatti. Dalla Forcella delle Buse Todesche m 2309 si cala per sentiero 360 verso il Monte Conseria, quindi si scende ancora verso il Laghetto dell’Infernetto m 2094, deviando verso il Lago Nassere e passano accanto al vecchio baito ora ristrutturato: Baito dei Scagni m 2139. Si scollina leggermente poi si cala per comodo sentiero fino al bellissimo Lago Nassere m 2063, nella sua magica conca silenziosa. Si risale ancora brevemente quindi con un traverso si perviene all’ampio vallone sotto il Croz di Conseria, dove il Sentiero Nomadi cala ripidamente a valle nel canalone che presenta ancora vistose tracce di valanga, con decine di alberi spezzati. Dal bel Bivacco Malga Nassere m 1763, si scende ancora, per ripido bosco, verso il Rifugio Carlettini quindi, con deviazione non segnata sulla carta, per canalino ripido boscoso fino a Tedon dove abbiamo l’auto. Concludendo, la Val Orsera è di sicuro tra le più belle e selvagge vallette del circondario di Caldenave, il tratto dell’Alta Via del Granito è decisamente spettacolare. Circa 12 km di sviluppo, dislivello m 1150 circa.
testi e foto di
Alessandro Ghezzer
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