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Attività:

escursione a monte cima m 2032

  • Difficoltá
  • Durata:
    ore
  • Lunghezza
    km
  • Dislivello
    m
  • Altitudine Massima
    m slm

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Facile salita nel Gruppo di Lagorai – Cima d’Asta – 8 marzo 2008

Proponiamo questa settimana una facile escursione ad anello, alla portata di tutti, ideale anche in ciaspole, con salita al panoramico Monte Cima nel Gruppo Lagorai – Cima d’Asta. Lo sviluppo di circa 14 km (andata e ritorno) richiede un minimo di allenamento, ma il dislivello non troppo duro di 700 mt., il percorso in gran parte su comoda strada forestale e la bellezza del paesaggio, rendono questa gita molto tranquilla e appetibile.

Il Monte Cima m 2032

E’ un monte poco appariscente, ultima propaggine occidentale del sottogruppo di Rava, a nord di Strigno e Samone. Il percorso non presenta alcuna difficoltà, salvo per il rischio valanghe in alcuni tratti, che però deve essere valutato secondo la condizione del manto nevoso del periodo, aiutandosi ovviamente con la consultazione dei bollettini meteo e il catasto valanghe di Meteotrentino. Grazie alla sua posizione isolata, il Monte Cima offre un panorama eccezionale sulle cime circostanti del Lagorai e quelle della Valsugana. Anche il Monte Cima durante la Grande Guerra, come tutta la Catena del Lagorai, faceva parte della linea di fronte e fu teatro di sanguinose battaglie, come quella terribile della mattina del 26 maggio 1916 tra giovani ungheresi e giovani alpini italiani. Nella zona, come in tutte le creste e vette circostanti, si trovano “stoi” (fosse) e numerose tracce di trincee e fortificazioni.

Percorso

L’accesso al Monte Cima con l’itinerario proposto avviene dalla Val Campelle (attenzione chiusa in questo periodo fino al 24 aprile, si accede dalla strada del Manghen con deviazione per Pontarso) fino al Ponte delle Rudole m 1336 dove si lascia l’auto. Qui si prende la lunga strada forestale, con segnavia 333, attraversando un bel bosco fino alla radura con Malga Cenon di Sopra. Si prosegue per la forestale con un lungo traverso nel bosco, un po’ monotono ma con begli squarci sul versante opposto con il Monte Ciste e il Monte Pastronezze, due classiche mete di sci alpinismo. Raggiunta la dorsale del Costone di Val Prà la strada piega ad est in vista di Malga Val di Prà, dove scende dolcemente perdendo un po’ di dislivello fino a superare un altro costone e sbucare nella bucolica radura di Primalunetta m 1722, con la caratteristica chiesetta di S. Bartolo e il Rifugio Forestale, purtroppo rovinati a nostro parere da una “ristrutturazione” discutibile (com’era). Poco più in alto si scorge, per fortuna ancora indenne da nefaste “valorizzazioni”, Malga Primalunetta. ll sentiero prosegue ora verso sud-est in direzione di Forcella del Dogo, alzandosi gradualmente in costa su un ripido costone boscoso fino alla bella Malga Primalunetta di Sopra m 1842. Di qui si scende brevemente nell’impluvio e si risale per bel bosco rado di larici la valletta fino alla larga Forcella del Dogo m 1972, tra il costone del Monte Tauro a est e il Monte Cima a ovest. Sul Monte Tauro, poco sotto la cima, segnaliamo la presenza del bel Bivacco Argentino (mezzora dalla forcella). La vetta del Monte Cima è ampia e quasi pianeggiante e si raggiunge in pochi minuti, offrendo una veduta spettacolare e inusuale delle cime di questa parte di Lagorai. Iniziamo ora il ritorno, proseguendo sul versante ovest e calando dalla vetta con percorso libero per l’ampio costone, tenendosi verso la cresta sud e puntando verso Cima Frattoni, fino ad intercettare l’incantevole Malga Cima m 1881 in una spettacolare radura. La malga dispone di un rustico ma confortevole locale-bivacco sempre aperto. Ora si deve rientrare obbligatoriamente verso nord, seguendo una traccia di sentiero (non numerato) che in costa si ricongiunge con la strada forestale che sale da Malga Primaluna di Sotto. Di qui si può proseguire verso nord-est tornando verso Malga Primalunetta di Sopra e riprendendo il sentiero dell’andata, oppure calando per la valletta che arriva fino sotto alla Chiesetta di S. Bortolo, dislivello che si rimonta in circa 15 minuti per poi riprendere la forestale che riporta al punto di partenza al Ponte delle Rudole.

testi e foto di
Alessandro Ghezzer
(Agh)

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