Questa escursione in mountain bike verso Malga Campo, si sviluppa su un tracciato estremamente panoramico, la prima parte, che percorre la via di collegamento alle frazioni di Termenago, Castello e Ortisé in Val di Sole si affaccia sul fondovalle mentre la seconda parte attraversa ampi pascoli di montagna, lungo le antiche vie dei pastori e regala una vista mozzafiato sull’imponente massiccio della Presanella.
La partenza è presso il Bici Grill di Pellizzano (919 m), struttura a servizio di cicloamatori e famiglie, dal quale si prosegue verso Mezzana lungo la pista ciclabile.
Dopo circa un chilometro si gira a sinistra (indicazioni per Trento), attraversando il fiume Noce e si sale sull’alto lato della valle ritornando per un centinaio di metri in direzione Pellizzano.
Si attraversa la strada statale all’altezza del bivio che conduce alla sottostante pescicoltura e e si imbocca la stradina sterrata sul lato opposto della strada che, attraversando il tipico abitato di Caliamo si congiunge con la strada provinciale. Da qui ha inizio la salita per Malga Pozze (circa 12 km).
Lungo la strada, generalmente molto poco trafficata si può apprezzare il panorama, l’esposizione al sole e la regolarità della salita che, a passo costante, permette un’agevole risalita del versante.
Arrivati all’abitato di Ortisè (1470m), si gira a sinistra entrando nel paese e si prosegue in direzione Malga Stabli – Malga Pozze risalendo la strada asfaltata estremamente panoramica che, con regolarità, conduce al parcheggio di Malga Stabli.
Lungo questo tratto, inizialmente ancora asfaltato, il panorama si fa sempre più mozzafiato sulla intera Valle di Sole e sulle imponenti catene montuose circostanti dell’Ortles-Cevedale del Gruppo della Presanella e del massiccio delle Dolomiti di Brenta.
Dal parcheggio si prosegue diritto (Foto 5) lungo la strada sterrata che, a pendenza quasi sempre regolare conduce all’ampio pascolo di Malga Pozze. Superata Baita Pozze (2100 m), edificio in legno scuro si prosegue ancora per circa 4/500 metri attraversando gli immensi pascoli delle malghe circostanti. Poco prima di giungere alla Malga Pozze, in prossimità di un tornante, si scorge sulla sinistra una strada pianeggiante che poi si fa sentiero con indicazione Malga monte – lach de Celentin.
Imboccata la stradina che, pianeggiante, si dirige verso il Lago si giunge presto alla Malga Monte Alta (2.159 m). L’edificio, di recente ristrutturazione, è sede del museo dell’epigrafia popolare ed è stato allestito con Fonfi Leader dalla locale ASUC di Celentino e dall’Associazione Linum – Ecomuseo della valle di Peio. Gran parte dello stalón infatti è destinato a locale per attività didattico-ricreative e forestali con allestimento tematico. Il baito adiacente è invece destinato a bivacco ad uso degli escursionisti e, nel periodo estivo, a ricovero temporaneo per il pastore del bestiame all’alpeggio nella zona.
Superata la Malga si prosegue scendendo lungo una traccia nel pascolo per circa una ventina di metri ed imboccando il sentiero che prosegue pianeggiante verso la Località bella Ladina.
Lungo il sentiero si possono incontrare diverse installazioni e bacheche informative, poste ad illustrare flora e fauna ma anche usi e costumi della gente dell’alta Val di Sole. Un suggestivo percorso naturalistico che permette di apprezzare fiori e piante particolari ed osservare le esibizioni del gallo forcello in un habitat unico.
Proseguendo lungo il sentiero e dopo una breve discesa si raggiunge il lago di Celentino (2069 m) posto in direzione sud-ovest. Il lago, ormai ridotto a Torbiera, si presenta come ampio balcone sulla valle ma soprattutto come oasi incontaminata e viva dove si può sostare, presso una panchina appositamente installata, ed apprezzare i colori delle stagioni che qui trovano la loro massima espressione.
Si riprende quindi il sentiero, seguendo la segnaletica per Malga Campo.
Dopo circa un chilometro percorso questi tutto in discesa alternata da brevi saliscendi il sentiero termina presso la fontana di Malga Campo (1979 m).
La Malga, monticata e di recentissima apertura e ristrutturazione (luglio 2015), è dotata di ristorante e camere ed offre cucina tipica con prodotti realizzati sul posto.
Per il rientro si scende lungo la strada sterrata (chiusa al traffico salvo autorizzazione) che si consiglia di percorrere con prudenza e che conduce all’abitato di Celentino. Da qui si prosegue verso il sottostante abitato di Strombiano entrando nel paese per raggiungere la piccola chiesetta di Sant’Antonio da Padova (1173 m) dalla quale si prosegue in discesa e subito a destra fino all’indicazione per Cusiano.
Si imbocca quindi la strada inizialmente asfaltata e poi sterrata e si scende a valle fino a raggiungere la SS del Tonale. Si percorre la strada per circa 700 metri e si svolta a destra verso Ossana dove si può riprendere la pista ciclabile e ritornare verso l’abitato di Pellizzano.