Questa escursione deve essere guidata dalla voglia di visitare i luoghi dove non più di 100 anni fa si svolsero cruenti battaglie a difesa dei confini tra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico. Completare il percorso richiede molto impegno tecnico e capacità di movimentazione su terreno impervio, abbigliamento e calzature che permettano un buon grip adatto ad un terreno che passa da fondo di terriccio a nera roccia granitica.
E’ un’escursione entusiasmante e profondamente soddisfacente dal punto di vista panoramico, storico e paesaggistico.
Per chi ritiene di potersi mettere alla prova su un percorso impegnativo come questo consigliamo di prepararlo in particolare cercando notizie sulla Battaglia del Cauriol,
http://www.pietrigrandeguerra.it/nei-luoghi-della-grande-guerra/monte-cauriol-lagorai/
cosa che permetterà anche ai profani di vederlo con i giusti occhi e vivere quello che i soldati, dal 1915 al 1918, hanno passato nel difendere la patria.
Passato il centro di Ziano di Fiemme seguiamo la segnaletica in direzione Val di Sadole, dopo una serie di piccoli incroci ci troviamo su una strada forestale asfaltata quasi fino alla baita monte Cauriol m.1600; dopo alcuni chilometri, proprio nei pressi della baita troviamo il parcheggio e la strada sbarrata.
Da qui, lungo la mulattiera del 1915, inizia la salita verso il Passo di Sadole. In un primo momento molto agevole e arricchito dalle campane delle mucche al pascolo, nella seconda parte, meno comodo ma non difficoltoso, fino ad arrivare ai resti del campo Austriaco e finalmente al Passo di Sadole. Per molti questo potrà essere già un punto di arrivo in quanto si gode della bellezza delle Dolomiti di Fassa che si scorgono a Nord in lontananza e della valle del Vanoi con il massiccio del Monte Pavione a Sud.
Il sentiero prosegue sul versante a Sud del Cauriol Piccolo, attraverso pendii affollati di camosci, per poi terminare in un dedalo di canaletti che, pressochè verticalmente, porteranno al Passo di Cauriol.
Anche questo può essere un buon punto di arrivo qui si incrocia infatti la Via degli Austriaci che correva a Nord del Cauriol Piccolo.
Ripreso fiato, i più temerari potranno fare l’ultimo sforzo per raggiungere la cima dalla quale si può ammirare tutta la catena del Lagorai fino a scorgere le Pale di San Martino, poste all’estremità a Nord della catena.
Per il rientro consigliamo di usare la stessa via fino al Passo di Cauriol poi lungo la Via degli Austriaci, una mulattiera che, anche se spesso rovinata dalla caduta di massi, risulta molto più agevole della Via degli Italiani, che abbiamo già percorso in salita.
Difficoltà: Impegnativo
Sviluppo: Circa 12 Km tra salita e discesa
Salita: m. 875
Discesa: m. 875
Durata: 3 ore per la salita 3 ora per la discesa
Punto più basso: Baita monte Cauriol m.1600
Punto più alto: Monte Cauriol m.2475
Condizione fisica: Buona
Paesaggio: Molto bello e particolare per il tipo di roccia vulcanica effusiva e per la ricchezza di manufatti risalenti al primo conflitto mondiale, la Baita monte Cauriol m.1600 ospita un piccolo museo della guerra.
Esperienza: E’ indispensabile avere buone capacità di orientamento e di esperienza in montagna
Attrezzatura necessaria: Scarponi da montagna o scarponcini da escursione, giacca a vento e maglioncino, zainetto con dell’acqua e qualche genere di prima necessità. I bastoncini possono aiutare tanto in salita quanto in discesa.
Periodo migliore:
L’avvicinamento all’escursione è complicato fino a quando la strada di accesso è innevata, il rifugio apre non appena la neve permette di raggiungerlo; posta per gran parte sul versante a Nord è praticabile dai primi di giugno fino all’arrivo della prima neve.
Punto di Partenza:
Val di Sadole Baita monte Cauriol m.1600
Punto di Arrivo:
Val di Sadole Baita monte Cauriol m.1600
Punti di interesse:
– Baita monte Cauriol m1600 Cell: 337 230202 e-mail – bepone@hotmail.it
http://www.baitamontecauriol.com/
– Passo di Sadole m 2075
– Passo Cauriol m 2325
– Cima monte Cauriol m 2475
Le indicazioni qui fornite vanno sempre integrate con le opportune valutazioni in particolare rispetto alle condizioni metereologiche.
Numero del SOCCORSO Alpino 118
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