Passo di San Pellegrino m1918 – Baita Paradiso m2200 – Passo Selle m2530
L’escursione di questa settimana non richiede molto impegno tecnico né una eccessiva capacità di movimentazione su terreno impervio, richiede comunque il giusto abbigliamento e una calzatura che permetta di non scivolare qual’ora il terreno dovesse presentarsi particolarmente sdrucciolevole. Quella che vi presentiamo è un’escursione facile che alterna la passeggiata dalla strada sterrata al sentiero. E’ un’escursione semplice ma da tenere in considerazione lo sviluppo che si mantiene sempre sopra i m1900, per chi non ha molta esperienza di montagna può diventare entusiasmante e profondamente soddisfacente dal punto di vista panoramico, storico e paesaggistico.
Per chi non ha molta preparazione fisica è possibile arrivare fino a metà salita comodamente seduti, prendendo la seggiovia Costabella che dal passo porta lungo il sentiero per il Passo Selle.
Una volta lasciata la prima macchina al parcheggio nei pressi della stazione a valle della Seggiovia Campigol m 1900 posta in prossimità delle prime baite del Passo, si imbocca la strada sterrata che parte poco a destra dell’impianto.
Si sale fino alla Baita Paradiso m.2200 lungo la strada utilizzata dai mezzi del servizio agli impianti di risalita, i prati circostanti ospitano diverse qualità di Bovini, da latte o solo da pascolo oltre a un folto numero di cavalli.
Ad un primo incrocio si prosegue verso Sinistra in leggera salita puntando alla Baita che ci si presenta di fronte a poca distanza. Se la passeggiata dovesse risultare troppo impegnativa la Baita Paradiso m 2200 può essere la meta giornaliera, aperta stagionalmente, ristrutturata da pochi anni, valorizza la cultura ladina in tutti i particolari, dall’arredamento all’accoglienza, offre piatti locali di ottima qualità.
Proseguendo verso il Passo Selle m 2530, cominciamo a vedere in lontananza il Rifugio Bergvagabunden Hutte, prestiamo attenzione a dirigerci verso la stazione a monte della seggiovia Costabella. Arrivati in prossimità della struttura dell’impianto di risalita troviamo la segnaletica che ci invita a prendere il sentiero in direzione Passo Selle.
Oltrepassato il cancelletto di contenimento per le mucche ci si inerpica in mezzo ad un ambiente alpino di incomparabile bellezza, rocce vulcaniche e calcaree di diversi colori arricchite da innumerevoli fiori tra i quali le stelle alpine, le negritelle, le genziane, i cuscini di sassifraga e tante tante altre varietà.
Poco prima di arrivare al Rifugio Bergvagabunden Hutte m.2530, ponendo un po’ di attenzione, riusciremo a vedere le Marmotte e con un po’ di fortuna, in lontananza, Camosci e Stambecchi al pascolo sugli assolati pendii della catena dei Monzoni.
Arrivati al Rifugio un capitello pieno di cimeli della prima guerra mondiale ci ricorda che questo posto è stato il teatro di molte battaglie tra l’Impero d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico e chiedendo a Floriano, gestore del Rifugio e figlio del mitico Bepi Zac al quale è dedicata l’omonima via attrezzata, potremo sentire racconti sulla vita e gli accadimenti nei campi militari che si trovavano intorno al Rifugio.
Il rientro avviene lungo la stessa via, da valutare il tempo in base alle difficoltà riscontrate durante la salita.
Lungo il percorso:
– Baita Paradiso m 2.200 +39 349 0614837
– Passo Selle m 2.530
– Rifugio Bergvagabunden Hutte m. 2.530 +39 347 4039331
Le indicazioni qui fornite vanno sempre integrate con le opportune valutazioni circa il livello di rischio distacco valanghivo segnalato dagli istituti competenti. La traccia GPS è puramente indicativa. Il percorso va verificato con le condizioni della neve e l’esposizione dei pendii.
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