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13 Dicembre 2024

Fotovoltaico Galleggiante e Idroelettrico: L’Innovazione Trentina di Dolomiti Energia

di: Girovagando in Trentino

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Il Gruppo Dolomiti Energia per l’ambiente

Il Gruppo Dolomiti Energia è da sempre impegnato per garantire la sostenibilità ambientale nella produzione di energia. Questa mission ha portato ad importanti investimenti per sperimentare soluzioni inedite assicurando l’approvvigionamento di energia a migliaia di famiglie con il solo impiego di fonti rinnovabili. Alberto Printer, responsabile dello sviluppo tecnico ed amministrativo del Gruppo trentino, ci porta alla scoperta di un impianto davvero innovativo nelle Giudicarie.

Dolomiti Energia e le fonti rinnovabili: l’impianto ibrido di Dampone

Il Gruppo Dolomiti Energia gestisce oltre 50 impianti idroelettrici e proprio questi numeri confermano la multiutility trentina al quarto posto fra produttori di energia idroelettrica d’Italia. Secondo Alberto Printer, l’ascolto, la sinergia, l’innovazione e la competenza sono i quattro valori che persegue Dolomiti Energia e il progetto sperimentale che andiamo a conoscere li rispecchia totalmente. Presso la vasca di carico dell’impianto idroelettrico di Fontanilo, in località Dampone nel comune di Sella Giudicarie, è stato realizzato un progetto che è un unicum sul territorio nazionale.

Il bacino d’acqua ospita un impianto fotovoltaico galleggiante con pannelli monofacciali in silicio monocristallino. Tale impianto è in funzione dal giugno 2022. Con l’adozione di questa soluzione si uniscono, dunque, sinergicamente due fonti di produzione di energia totalmente rinnovabili: quella idroelettrica che è una fonte programmabile e quella di tipo fotovoltaico non programmabile. La produzione complessiva data dell’impianto idroelettrico e fotovoltaico di Sella Giudicarie corrisponde ad 8 milioni di kilowatt/h, pari al fabbisogno annuo di circa 3.000 famiglie.

Non c’è quindi da stupirsi che l’impianto di Dampone abbia suscitato notevole interesse da parte di altre società fornitrici di energia idroelettrica nonché da parte di alcuni consorzi di bonifica che stanno valutando di replicare l’esperimento trentino. Un impianto fotovoltaico flottante potrebbe, ad esempio, essere di notevole aiuto ai consorzi di bonifica nella gestione del ciclo dell’acqua. Il mondo accademico, invece, sta studiando di rendere ancora più efficiente questo impianto sinergico, implementando dei modelli previsionali.

Insieme a Giovanni Corbella dello staff di Dolomiti Energia approfondiamo alcuni aspetti di questa futuristica installazione. Nella realizzazione dell’impianto di Dampone si sono dovute affrontare tre sfide:
• la prima riguarda la compatibilità dell’installazione dei pannelli con l’esercizio idroelettrico. Quest’ultimo, infatti, prevede notevoli escursioni del livello dell’acqua durante la giornata ma al tempo stesso occorre garantire libertà di movimento della struttura flottante ed il corretto orientamento dei moduli;
• un secondo punto da risolvere consisteva nella possibile presenza di ghiaccio che può arrivare anche ad avere uno spessore di 15 cm e pertanto la struttura galleggiante deve essere sufficientemente robusta e resistente;
• infine poichè il fondo della vasca è irregolare, è necessario per eventuali interventi di manutenzione all’impianto che i tecnici possano muoversi agevolmente.

La presenza dell’acqua però è anche estremamente vantaggiosa in quanto rappresenta un pozzo freddo, un corpo a temperatura più bassa e quasi costante. Questo assicura uno scambio termico dove il pannello cede parte del calore accumulato durante l’esercizio potendosi così raffreddare e andando a funzionare in un punto di rendimento maggiore. In questo modo l’impianto fotovoltaico diventa ancora più efficiente. Un altro aspetto positivo del fatto che la struttura fotovoltaica sia circondata dall’acqua riguarda la diminuzione degli interventi di pulizia dei moduli in quanto il pulviscolo tende a depositarsi sulla superficie dell’acqua invece che sui pannelli. Dal punto di vista dell’efficienza, infine, lo specchio d’acqua, con la sua superficie liscia offre una minore resistenza al vento ed alle sue correnti. Ciò fa sì che i pannelli fotovoltaici vengano raggiunti dall’aria fredda e possano scambiare calore per convenzione naturale.

D’altro canto anche l’installazione dei moduli fotovoltaici su una struttura flottante offre notevoli vantaggi rispetto ad una struttura convenzionale. Poichè i moduli possono funzionare in un punto di massimo rendimento, vi è una maggiore produzione specifica per kilowatt installato. Inoltre vi è aspetto positivo che non va in alcun modo trascurato ovvero non è stato occupato ulteriore suolo per l’installazione di questo impianto fotovoltaico.

Il Gruppo Dolomiti Energia, grazie anche a questo tipo di impianti sperimentali, diventa protagonista della transizione energetica che è uno degli impegni più stringenti che ci impongono accordi ed organizzazioni sovranazionali ed internazionali.

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