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1 Agosto 2023

Gampen Gallery: Il Bunker del Passo Palade in Alta Val di Non

di: Girovagando in Trentino

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Gampen Gallery

Il bunker del Gampenpass o Passo Palade si trova a 1518 m di altitudine. È una terra di confine dato che sulla destra si accede alla zona di Merano e del Burgraviato, mentre alla sinistra si trova la Valle di Non. Passo Palade è la porta d’ingresso della Provincia di Trento, il cui confine dista 7 chilometri. Questo valico era molto conosciuto già in epoca antica poiché veniva impiegato per portare il sale da Salisburgo a Milano dato che la Valle dell’Adige era ancora una zona paludosa.

La ragione per cui questo passo era così praticato da viandanti e mercanti è l’altitudine discretamente bassa per un valico di montagna. Vedremo, inoltre, che la zona di Passo Palade è punto d’incontro non solo fra due culture e due province ma anche a livello geologico fra la placca tettonica euroasiatica e quella africana.

Le origini del Gampen Bunker

La strada che congiunge il paese altoatesino di Lana con quello trentino di Fondo è stata costruita fra il 1935 ed il 1939 a tempi di record. Il bunker, invece, uno dei più grandi dell’Alto Adige fu edificato nei primi anni quaranta su volere di Mussolini. Sebbene Italia e Germania fossero già alleate, il Duce concepì il bunker per difendere il confine in caso di invasione da nord da parte dei tedeschi. Probabilmente non si fidava pienamente dell’alleanza stretta con il Führer.

In realtà non venne mai ultimato utilizzato. Il bunker è una struttura imponente ma non si nota dall’esterno poiché è quasi totalmente sotterraneo. Ciò che si può ammirare quando si giunge a Passo Palade è la struttura a ponte, progetto di un noto architetto della Val Venosta. Il ponte ha il significato simbolico di collegamento fra Nord e Sud proprio come il Gampenpass.

La costruzione si estende su 4 piani e ben 1,5 km di gallerie. Erano previste postazioni per i cecchini e le mitragliatrici, magazzini per le munizioni, dormitori e tutto ciò che potesse occorrere ai soldati per barricarsi e bloccare un’eventuale avanzata dell’esercito teutonico. Sebbene si trattasse di un’opera architettonica ed ingegneristica di alto livello, il bunker doveva rimanere avvolto nella segretezza. Persino i locali non avrebbero dovuto sapere della sua costruzione.

La manodopera per edificarlo fu reclutata solo con provenienza meridionale. I lavori durarono 9 mesi e poi il bunker non ancora terminato venne chiuso e murato mentre i lavoratori furono mandati al fronte o rispediti a casa. Probabilmente Hitler venne a conoscenza del progetto e quindi venne subito interrotto.

La nuova vita con la Gampen Gallery

Dal 2010 la struttura è stata aperta al pubblico ed è gestita dall’Associazione Turistica Alta Val di Non. La parte terminata si può visitare quasi per intero. L’ingresso al terzo piano si apre con 70 metri di teche con repertorio fotografico e documentale d’epoca che illustra la storia del valico. Grazie anche alle guide si possono scoprire curiosità e particolari inediti sulla storia di questa terra di confine. Terminato il tunnel con la mostra fotografica si accede ad un corridoio illuminato di circa 200 m.

L’ambiente è davvero suggestivo grazie all’atmosfera creata dall’illuminazione e dalla diffusione di musiche d’epoca che venivano trasmesse da radio Ballila, una stazione che alternava intrattenimento e propaganda fascista e che probabilmente ascoltavano gli operai, molti anni fa, mentre costruivano il bunker. Si giunge poi ad un’ampia parte con la roccia naturale e qui ci si può fare un’idea del lavoro enorme che fecero gli operai del bunker: asportarono circa 27.000 metri cubi di roccia calcarea! Come anticipato qui si trovano le indicazioni “Benvenuti in Europa ed in Africa” proprio perché passa la cosiddetta linea insubrica che unisce la placca terreste europea con quella africana.

Si procede imbattendosi in una scalinata con 239 scalini e rampe da 11 scalini ciascuna. In questo modo se i soldati si fossero trovati senza luce avrebbero potuto salire o scendere le scale sapendo esattamente di quanti gradini fossero composte. Si può inoltre ammirare la costruzione di un vano montacarichi alto 70 metri che portava in alto alla montagna, realizzato per il trasporto dei materiali edili ed il cemento. Fra le curiosità del bunker, protetto da una grata di sicurezza c’è un pozzo profondo 45 metri pieno di acqua con un montacarichi mai terminato. Si possono, inoltre, notare le postazioni per le mitragliatrici. Prima della seconda postazione da dove si sarebbe dovuto sparare c’è una galleria con una sorpresa golosa. Il Caseificio Sociale di Fondo raccoglie qui i suoi formaggi per la stagionatura. Il clima fresco è l’ideale per questo processo produttivo delle forme casearie.

La mostra dei minerali

Si passa quindi alla sala dedicata alla più grande mostra di minerali dell’Alto Adige. Ben 40 vetrine illuminate espongono 2.800 minerali provenienti da tutta Europa. Si tratta della collezione privata di Kiem Toni, un appassionato esploratore di Appiano. Toni ha raccolto in vari viaggi, minerali e rocce di rara bellezza. Le rocce sono classificate secondo la sistematica europea e fra le informazioni indicate si può leggere dove sono stati trovati, il nome del minerale ed anche la composizione. L’uscita è direttamente affacciata su un bosco affiancato da rocce e dopo tanto semibuio sembra proprio di lasciarsi alle spalle un’altra dimensione storica.

Per visitare la Gampen Bumke

Chi intendesse visitare il Bunker di Passo Palade dovrà munirsi di un abbigliamento comodo ed una giacca dato che all’interno le temperature variano fra i 6 e gli 8° con un tasso di umidità di circa l’80. Gli operatori che gestiscono l’accoglienza forniscono da subito l’elmetto per la sicurezza. Nel periodo estivo la Gampen Gallery è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 16.15 (ultimo ingresso).

Il mercoledì è giorno di chiusura. Da fine settembre e per il mese di ottobre la struttura apre solamente dal giovedì alla domenica mentre in inverno resta chiusa.
I prezzi per gli adulti sono di 4,5 € e se si desidera l’accompagnamento della guida sono 9,00 €. Chi ha compiuto 60 anni paga un biglietto ridotto di 3,5 € o 7 € con la guida. I bambini sotto i 6 anni non pagano.

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