30 Luglio 2022
di: Girovagando in Trentino
Si chiamano Bacini Imbriferi Montani e in tutta Italia sono nati per tutelare i diritti legati all’utilizzo del Sovracanone derivante dallo sfruttamento delle acque utilizzate per produrre energia idroelettrica sul proprio territorio.
In particolare il Bacino Imbrifero Montano Sarca Mincio Garda è stato creato con l’obiettivo di favorire il progresso economico e sociale della popolazione residente negli oltre 30 Comuni di montagna associati. Amministrazioni che vanno da Andalo a Riva del Garda, passando per Arco, Tione e Pinzolo solo per citarne alcune.
“Il nostro è uno dei quattro Bim del Trentino – spiega Giorgio Marchetti, presidente del Bim del Sarca – che costituiscono un consorzio di Comuni nati in seguito alla legge che indennizzava le popolazioni locali dal fatto di essersi viste depauperare l’ambiente, con l’acqua utilizzata per le grandi concessioni idroelettriche”. Sarca, Chiese, Adige e Brenta sono i quattro Bim del Trentino.
I Bim di fatto possono mettere in atto, direttamente o tramite specifica delega dai Comuni consorziati o da altri Enti, le iniziative o le attività in favore della popolazione locale. “I proventi del Bim – riprende Marchetti – sono andati a finanziare i Comuni consorziati. Il Bim mette in campo anche ulteriori iniziative dirette alla popolazione. Sostanzialmente gran parte del territorio del Bim del Sarca vive di turismo, abbellendo i centri storici abbelliamo l’ambiente e diamo un beneficio alla collettività”. Nel concreto lo scopo principale di ogni Bim è favorire il progresso economico e sociale della popolazione residente nei Comuni di montagna associati.
Attraverso il Bim vengono fatti anche investimenti sul fotovoltaico, non molto tempo fa è stato firmato un protocollo d’intesa con gli altri consorzi del Trentino, la Provincia, la federazione artigiani e la federazione dei consorzi cooperativi per favorire la produzione di energia elettrica attraverso gli impianti fotovoltaici. Recentemente sono anche stati aumentati gli incentivi per i soggetti privati.
Attraverso i bandi poi vengono finanziati gli impianti fotovoltaici e le batterie di accumulo. “Recentemente – dice Marchetti – abbiamo partecipato come Bim del Sarca a un bando europeo finalizzato a fare degli studi sui cambiamenti climatici, in particolare per valutarne l’impatto sull’agricoltura e sulle derivazioni idroelettriche”. L’obiettivo è quello di raccogliere dati importanti per trovare soluzioni per risparmiare acqua e combattere gli sprechi.