20 Luglio 2020
di: Alessio Migazzi
Il mercato della bici da alcune stagioni sta andando verso una direzione off-road e vede la mountain bike imporsi nel suo utilizzo a carattere diportistico: secondo dati Eurac Research riferiti a destinazioni turistiche nell’arco alpino, i praticanti di mountain bike sono 18,7 milioni contro i 15,7 milioni che scelgono la bici da strada.
Si tratta di un mercato molto frammentario in cui risulta complesso individuarne tutte le categorie presenti con le relative caratteristiche e peculiarità.
Qui di seguito intendiamo comunque proporre una catalogazione di massima delle principali tipologie che possono essere incontrate sul territorio, effettuando in questo modo un’estrema semplificazione del pubblico dei bikers per come in realtà sarebbe composto.
Una prima generale distinzione si può fare osservando le soluzioni adottate per ammortizzare la MTB.
La presenza di uno o più ammortizzatori è forse l’elemento che più di ogni altro caratterizza questo tipo di bicicletta rispetto alle bici da corsa.
Se le bici da corsa sono concepite per correre veloci su superfici omogenee, le mountain bike devono dare il massimo in condizioni molto più critiche, da un semplice sterrato pianeggiante a una discesa lungo una tremenda pietraia, e hanno generalmente bisogno di una buona ammortizzazione.
Vediamo brevemente le varie soluzioni disponibili:
ammortizzamento solo anteriore: è ammortizzata solo la forcella anteriore. I termini tecnici usati per indicare questo tipo di MTB sono front suspended (o front suspension) o hardtail.
ammortizzamento anteriore e posteriore. Alla forcella ammortizzata anteriore si aggiunge un sistema di ammortizzazione posteriore del telaio. Le MTB di questo tipo sono definite full suspension (o full suspended), softail, biammortizzate.
MTB rigide: la MTB è priva di sospensioni.
E ora vediamo quali sono i diversi tipi di MTB, ognuno adatto a percorsi e impieghi diversi. La scelta della MTB deve essere basata proprio sul tipo di utilizzo che si pensa di volerne fare.
MTB progettate per competizioni di cross-country e marathon ideali su percorsi di tipo misto, con tratti in piano, in salita, in discesa, su sterrato, ma anche asfaltati.
In generale, nelle MTB XC e marathon si tendono a privilegiare leggerezza e velocità rispetto a robustezza ed efficienza in discesa.
Bike specifica per pedalare/leggera • No protezioni corpo
Abbigliamento aderente
Bike tendenzialmente solo front
Bike polivalente per discesa e salita • Bici bi-ammortizzata
Escursioni dai 130mm
Protezioni gomiti/ginocchia
Casco più coprente
Ammortizzatore e forcella bloccabile
Le Bike da Enduro sono bici destinate anche a percorsi più aspri rispetto alle due categorie precedenti, hanno comunque una resa discreta anche in tratti stradali. Pur con molte varianti all’interno della tipologia, sono MTB versatili, utilizzabili sia per tratti lunghi in discesa, sia per sentieri in montagna, ma anche per lunghe pedalate su percorsi più agevoli. Generalmente montano freni a disco idraulici e sono biammortizzate.
Bici molto resistenti e con telai “ipertrofici”, le downhill o DH sono utilizzate esclusivamente per attività in Bike Park e per percorrere tratti in discesa dove danno il massimo privilegiando robustezza e stabilità di guida.
Durissime da muovere in pedalata non sono adatte a percorrere tratti in pianura né salite seppur brevi.
Bike specifica per la discesa
Forcella doppia piastra
Protezioni più rigide, pettorina paraschiena, casco integrale
Alta aderenza in discesa
Si tratta di biciclette con un target e specifiche decisamente meno tecniche.
Una categoria che usufruisce principalmente dei percorsi easy e su pista ciclabile.
Parlando di fuoristrada è d’obbligo citare una nuova categoria di bike apparsa da un paio di anni sul mercato e che si sta sempre più trasformando in un vero e proprio segmento oltre che fenomeno di massa: la Gravel Bike
Una Gravel Bike è un po’ una mountain bike e un po’ una bici da corsa, strizza l’occhio alle bici da ciclocross, ma a conti fatti non è nessuna di queste tre.
Gravel in inglese sta per “ghiaia”, ed è proprio questo il principale utilizzo di questo tipo di bici, un utilizzo misto che permette di pedalare agili su asfalto ma di affrontare senza troppi patemi anche degli sterrati modesti, riscoprendo quel fascino di percorrere le cosiddette “strade bianche” che han fatto la fortuna delle colline toscane e di cui è pieno il Trentino.
Nata in America ed importante nel Vecchio Continente ormai da tutti i principali marchi in sella ad una gravel si può andare quasi ovunque, su strada e fuori strada. Freni a disco, forcelle larghe per permettere il passaggio di pneumatici più generosi ed una geometria più confortevole la ridono un’ottimo mezzo per vivere la bike all’insegna dell’avventura.