31 Maggio 2022
di: Girovagando in Trentino
La cantina di Aldeno è una piccola ma rinomata realtà fondata nel lontano 1910 da un gruppo di soci che avevano la necessità di dare maggior reddito alle uve prodotte per non finire in pasto agli scaltri commercianti all’ingrosso. In altre parole un modo per far fruttare meglio il sudore accumulato sotto le vigne e guadagnarsi nuove opportunità di vita.
“Scarpe grosse e cervello fino” recita un vecchio proverbio, infatti i contadini di Aldeno erano ben consci che l’unione fa la forza, fu così che tante piccole realtà hanno potuto concorrere a creare una solida identità, capace di ottenere un’immagine e una forza apprezzabile nel competitivo mercato vitivinicolo.
A conferma di ciò, dopo poco tempo nacque pure una seconda cooperativa: l’Unione Vinicola Aldeno. La storia di queste due cooperative è intrecciata e accompagnerà per più di mezzo secolo la vita della comunità e del paese di Aldeno, fino a quando, nel 1972 la Cantina Sociale di Aldeno e l’Unione Vinicola Aldeno si fondarono nell’odierna Cantina Aldeno.
“Questa realtà – spiega Walter Webber, direttore della Cantina Aldeno – è arrivata ai giorni nostri adeguandosi tecnologicamente ma mantenendo inalterate quelle che sono sempre state le sue peculiarità di cooperativa”. Attualmente sono 380 i soci che lavorano una superficie di circa 335 ettari, che vanno dai 200 agli oltre 800 metri sul livello del mare (alle pendici del monte Bondone).
Dal 2010 Cantina Aldeno si è concentrata sulla produzione del biologico. “Siamo stati la prima cantina trentina a impegnarsi a 360 gradi in questo settore, addirittura la linea biologica ha una certificazione vegana”.
Biologico dunque che è diventato un eccezionale biglietto da visita per la cantina tant’è vero che ogni anno si registrano degli incrementi sulle nuove produzioni e sulla vendita delle bottiglie. Nel suo background la cooperativa ha quasi tutte le tipologie trentine: per i Bianchi (escludendo il Nosiola) Pinot grigio, Chardonnay, Müller Thurgau, Sauvignon, Gewurztraminer e Moscato giallo, mentre nei Rossi si annoverano Marzemino, Lagrain, Teroldego, Merlot, Pinot nero e Cabernet Sauvignon.
In tema di novità all’ultima edizione del Vinitaly, Cantina Aldeno ha presentato “R-Esisto”, un nome per un vino dal duplice significato: “Resisto ed esisto” nel senso che questo vino è fatto seguendo una filosofia particolare e con uve provenienti da vigneti posizionati in zone sensibili del territorio.