22 Ottobre 2014
di: Alessandro Vaccari
L’ Adige Garda è una galleria scolmatrice di cui molti hanno sentito parlare ma pochi conoscono dettagli e utilizzo.
Si tratta di un’opera ingegneristica la cui costruzione iniziò nel 1937 e terminò nel 1959, dopo una sospensione di alcuni anni durante la guerra.
Si può ritenere come l’opera finale di “Regolazione dell’ Adige”, una serie di interventi che negli ultimi secoli regimentarono le acque, forgiando l’attuale corso del fiume.
La galleria inizia dall’Adige, all’altezza della località Mori Stazione e corre dritta per poco meno di 10 chilometri sfociando nel lago di Garda, poco a sud di Torbole.
Con i suoi 7 metri di diametro è in grado di portare fino a 500 metri cubi d’acqua al secondo dal fiume al lago, per evitare che l’eventuale piena dell’Adige crei danni eccessivi nelle zone a sud di Rovereto. Non ha funzionamento meccanico, in quanto l’acqua defluisce nel lago sfruttando i circa 100 metri di differenza d’altitudine tra l’imbocco e l’uscita.
Nei suoi 55 anni di storia la galleria è stata utilizzata 11 volte, l’ultima delle quali nel 2002.
Il momento di massimo utilizzo della galleria avvenne durante la tragica al-luvione di Trento nel novembre 1966, unica circostanza in cui la galleria venne aperta per la sua portata massima.
Sono innegabili gli effetti positivi che la galleria ha avuto nel territorio del basso trentino e del veronese, evitando allagamenti e danneggiamenti.
La costruzione della galleria però, ebbe anche un importante impatto sul lago di Loppio, che fu prosciugato per permetterne la costruzione. Durante i lavori infatti quando gli scavi giunsero all’altezza del lago, erano troppo numerose le infiltrazioni d’acqua e le falde presenti. Si dovette procedere, anche per la sicurezza degli operai, a prosciugare il bacino.
Dopo molti anni in cui la gestione era in capo al Magistrato delle Acque, dal 2000 la gestione della galleria è assegnata al servizio Bacini Montani della Provincia di Trento. La Protezione Civile trentina è incaricata, di concerto con le regioni limitrofe, dell’eventuale apertura delle paratie.
Pur avendo avuto un impatto sul paesaggio del lago di Loppio, l’Adige-Garda è una notevole opera ereditata dal passato per la salvaguardia dell’ambiente. Anche se è stata utilizzata raramente, la sua apertura si è sempre rilevata fondamentale per il mantenimento, la protezione e la salvaguardia del territorio e del paesaggio.