14 Giugno 2024
di: Girovagando in Trentino
La carne salada è una specialità della tradizione culinaria trentina che rinnova di generazione in generazione il suo successo fra i consumatori. Paolo Santuliana, presidente della ConfConsumatori Alto Garda, ci spiega come la carne salada sia una prelibatezza estremamente versatile e che presto ci saranno grandi novità per i buongustai.
La più grande cooperativa di consumo del Trentino, quella dell’Alto Garda è stata istituita nel 1975 grazie alla volontà di 50 soci, lavoratori presso un’azienda metalmeccanica locale. Ad oggi la Coop Alto Garda conta ben 17.000 soci. Inizialmente la Cooperativa si concentrò sull’attività di macelleria a cui si aggiunse, poi, la distribuzione al dettaglio tramite diversi punti vendita alimentari distribuiti sul territorio.
In particolare a Riva del Garda presso il supermercato Blu Garden viene prodotta la specialità “la Rosa del Garda”. La carne salada viene preparata secondo le antiche ricette, scegliendo il taglio più pregiato del bovino. Per la produzione della Rosa del Garda – come ricorda Bruno Brunelli della coop Alto Garda – viene utilizzata solo la fesa che è la parte più pregiata e tenera del bovino e corrisponde ad una sezione posteriore della coscia.
Il gusto è particolarmente delicato e soprattutto si caratterizza per un colore rosa intenso da cui prende il nome la specialità gardesana. Il taglio di carne viene quindi trattato dalle mani esperte dei maestri macellai cospargendone la parte esterna con un mix di sale e spezie. Fra quest’ultime non può mancare l’alloro, coltivato proprio nelle zone lacustri.
Oltre alla ricetta tradizionale, la carne salada della Cooperativa gardesana si potrà presto gustare anche nella versione fumè e in un secondo momento persino affumicata. Alla base della scelta di queste nuove varianti non c’è solo una strategia di marketing per valorizzare un’eccellenza locale anche a livello nazionale ed internazionale. Si è voluto in questo modo anche innovare un prodotto apprezzato e qualitativamente ottimo sempre nel rispetto della tradizione.
Prima di diventare un prodotto gourmet da assaporare in purezza oppure da usare come ingrediente in preparazioni come antipasti, primi e secondi piatti, la carne salada costituiva la soluzione pratica al problema della conservazione della carne per lungo tempo. L’impiego del sale era uno dei metodi di conservazione dei cibi più efficace in passato, quando ancora non c’era il frigorifero – ricorda Brunelli. Sembra che “l’invenzione” della carne salada sia dovuta all’esubero di carne bovina che si registrò nel Cinquecento a causa di un dazio doganale imposto dal Principe Vescovo Bernardo Clesio.
La tassa doganale sulle mandrie prevedeva la macellazione di un capo ogni 5. Era quindi indispensabile trovare un modo per mantenere edibilie la carne il più possibile e proprio questo sembra il motivo per cui si iniziò a preparare questa specialità. Da un punto di vista enogastronomico, invece, la carne salada fu proposta per la prima volta dai ristoratori della località Cologna di Tenno e da lì conquistò gli chef di rinomati locali ma anche le tavole del vasto pubblico.
Per info: https://www.larosadelgarda.it/