11 Luglio 2022
di: Girovagando in Trentino
Andrea Dorigatti di professione fa lo scultore e vive e lavora in Val di Fassa. Dorigatti è anche un insegnante che segue le classi del liceo artistico di Pozza di Fassa. Al punto panoramico Belvedere Col dei Rossi di Canazei è stata recentemente posizionata una nuova scultura. Questo luogo è raggiungibile sia da Canazei, con gli impianti di risalita, che dal paese di Alba che con una funivia che attraversa la località di Doleda che prende il nome da un’antica leggenda ladina che racconta di una contessa che viveva su queste montagne.
È proprio partendo da questa leggenda Dolomitica che Dorigatti ha pensato di realizzare qualcosa di speciale, cioè una scultura della contessa di Doleda.
La leggenda racconta di questa contessa che abitava in cima alla montagna in uno sfarzoso castello dove custodiva una ricca vena d’oro. Il castello oggi non c’è più perché tutte le pietre sono state utilizzate per costruire il campanile della chiesa di Alba di Canazei. Struttura che venne conclusa nel 1455 dopo che il principe vescovo di Bressanone concesse il permesso di costruire una piccola cappella intitolata a Sant’Antonio.
“L’idea – spiega lo scultore Dorigatti – è nata con al Società impianti a fune di Canazei e l’intento era quello di realizzare la contessa di Doleda in una posizione maestosa con i capelli e il vestito mossi dal vento”. La scultura, alta 3,6 metri, è stata realizzata con un materiale innovativo, anche per scostarsi dalla forte tradizione locale che vede la maggior parte delle opere realizzate in legno.
Per la contessa di Doleda è stato quindi scelto l’acciaio inox, sotto forma di tondini e lamiere in quanto materiale leggero che permette di realizzare una scultura “vuota”. I profili in acciaio sono stati saldati uno ad uno e sono serviti circa 6 mesi di progettazione. Poi ci sono voluti altri 2 mesi di lavoro per realizzarla. Infine la scultura è stata portata nella sua nuova casa grazie all’elicottero.
Per via delle sue peculiarità l’opera può essere attraversata dalla luce e dal vento che le regalano delle sfumature uniche. Guardandola sembra che la scultura sia stata disegnata nel cielo. L’invito dunque non può che essere quello di andare a vederla con i propri occhi.