19 Dicembre 2025
di: Girovagando in Trentino
Il 5 dicembre al Castello del Buonconsiglio di Trento è stata inaugurata la mostra ”L’inverno nell’arte” con 50 opere esposte, provenienti dai più importanti musei del Nord Italia. Con questa esposizione temporanea (che terminerà il 15 marzo), si va a sviluppare il tema dell’inverno, come stagione della natura ma soprattutto come periodo ideale per mettere in pratica sport e specifiche attività ludiche o lavorative. L’iniziativa è, inoltre, stata inserita fra gli eventi dell’Olimpiade Culturale Milano Cortona 2026.
Dario De Cristofaro, curatore della mostra, spiega come nelle sale del Castello del Buonconsiglio siano state raccolte opere eterogenee, dipinti, sculture, stampe, manufatti e ceramiche con datazione compresa fra il Medioevo e l’Ottocento. La rassegna è focalizzata proprio sulla rappresentazione realistica o allegorica della stagione più fredda dove i caratteristici paesaggi innevati fanno da sfondo alla vita quotidiana dell’uomo fra stenti e divertimenti.
“Il punto di partenza dell’esposizione” prosegue De Cristofaro “è costituito dagli affreschi di Torre Aquila, realizzati intorno al 1400. Tali affreschi possono considerarsi la prima rappresentazione di una battaglia a palle di neve”.
Fra le opere degne di nota vanno citate le tele dei pittori fiamminghi che riproducono con una straordinaria precisione dei dettagli le attività invernali che si svolgevano all’aperto fra il Seicento ed il Settecento.
Ne è un esempio il dipinto “Pattinatori sul Ghiaccio” di Jan Wildens. L’opera di Wildens, in prestito dal Museo di Strada Nuova di Genova, è un’importante testimonianza degli sport amatoriali su ghiaccio e raffigura persino una partita di curling. Proprio questa dovizia di particolari costituisce la cifra distintiva di questa mostra che invita il visitatore ad osservare con curiosità e meticolosa attenzione ogni elemento delle opere esposte.
All’interno delle sale del Castello del Buonconsiglio è stato predisposto un ambiente dedicato alle slitte. La slitta, oltre ad essere un veicolo per gli spostamenti sulla neve, era anche uno status symbol, la manifestazione esteriore dell’appartenenza ad un ceto sociale alto. Nel corso del Settecento venivano persino organizzati dei caroselli in cui i maggiorenni aristocratici amavano sfilare sulle proprie slitte dotate di strutture via via sempre più complesse e ricche di orpelli con legni dorati o policromi e complementi in pelliccia o velluto, segno di lusso e sfarzo.
Per informazioni e per prenotare visite guidate ed i laboratori dedicati, consultare il sito internet www.buonconsiglio.it