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30 Ottobre 2023

Maniva: L’Acqua delle Alpi, Pura ed Ecologica

di: Girovagando in Trentino

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La storia dell’acqua di Bagolino

L’azienda Acqua Maniva nasce 25 anni fa a Bagolino, un comune montano nella propaggine orientale della Lombardia a confine con il Trentino, da cui dista solo un chilometro in linea d’aria. Bagolino è famoso per il formaggio Bagos, presidio slow food, per il tradizionale carnevale ed infine per l’acqua. A fare da Cicerone invquesto vianno alla scoperta dell’acqua Maniva sarà direttamente l’amministratore delegato, Michele Foglio. L’acqua Maniva viene estratta dall’omonimo monte che viene denominato la porta meridionale delle Alpi ed è alto 2000 m.

L’azienda Acqua Maniva nasce nel 1998 da un’intuizione della famiglia Foglio che già si occupava di acqua ma in un settore diverso, quello dell’acquacoltura con allevamento di trote e salmonidi. Alla famiglia Foglio venne l’idea di prelevare un campione di acqua da una sorgente, molto pura, che utilizzavano per l’incubazione delle uova di trota. Dopo due anni di analisi e verifiche ottennero l’autorizzazione del Ministero della Salute e in un primo segmento di stabilimento iniziò l’imbottigliamento. Si aggiunse poi una seconda parte della sede produttiva fino alle dimensioni attuali. Acqua Maniva è un’importante realtà per questo borgo perché dà lavoro a 50 persone che probabilmente, in mancanza di questa occupazione, avrebbero dovuto abbandonare Bagolino per trovare lavoro. Questa impresa è infatti fondamentale anche per evitare lo spopolamento del piccolo paese montano.

L’acqua Maniva oggi

A 25 anni dalla creazione, quest’azienda ha raggiunto l’importante traguardo dei 170 milioni di bottiglie vendute in un anno con un buon posizionamento sul mercato nazionale e anche estero. Questo successo si deve alle qualità dell’acqua ma anche alla lungimiranza di alcune scelte imprenditoriali innovative. Nello stabilimento di Bagolino ci sono, ora, due linee di imbottigliamento per la plastica, una per le bottiglie di vetro. Maniva è inoltre la prima acqua in Europa ad essere confezionata in fusti come Acqua Seltz per i locali che fanno miscelazioni, spritz, cocktail etc. Infine da un progetto in collaborazione con Tetrapak Italia è nata l’ultima novità, lo Smile-box Maniva, ossia un tetrapak ottimale per preservare l’alto pH di quest’acqua. Questa soluzione di confezionamento produce altri due vantaggi: il primo è a livello logistico dato che il formato quadrato permette un ottimo stoccaggio sia a livello di trasporto, sia nelle case dei consumatori, potendo essere facilmente riposto. Il secondo pregio consiste nell’ottima protezione che il tetrapak offre all’acqua contenuta perché la isola, preservandola, da calore e raggi del sole.

Un’acqua ecosostenibile e l’economia circolare

Maniva offre la possibilità al consumatore di poter scegliere il packaging più congeniale. Tutti i materiali utilizzati possono essere ecosostenibili e dar vita ad un’economia circolare, basta che si abbia coscienza di come gestire quel packaging. Il vetro come sappiamo ha una vita eterna, le bottiglie usate, con il vuoto a rendere vengono disinfettate e riutilizzate. Anche il PET però non va tacciato di creare rifiuti ed inquinamento ambientale in quanto può essere riciclato e tornare ad essere una nuova bottiglia. Maniva, infatti, ha aderito al Consorzio CORIPET che, ad oggi, ha fornito ed installato un centinaio di ecocompattatrici su tutto il territorio nazionale. Si tratta di macchine dove il consumatore può inserire la propria bottiglia PET vuota e ricevere in cambio voucher etc. Queste bottiglie verranno compattate ed avviate alla produzione di nuove bottiglie secondo il principio bottle to bottle. I fusti della Mineral Seltz sono anch’essi riutilizzabili molte volte.

È però il tetrapak il materiale con l’impronta ambientale minore. Si tratta di un imballaggio realizzato con l’80 % di carta. Quest’ultima proviene solo da foreste scandinave con certificazione FSC ossia risorse provenienti da foreste coltivate a scopo produttivo. Il tetrapak è un materiale riciclabile e sono ormai 55 le cartiere italiane che sono in grado di poter gestire e avviare al riciclo di questo imballaggio. Infine la plastica, che viene utilizzata per il tappo della confezione Smile Box, viene ottenuta non da fonti fossili ma dalla canna da zucchero. Oltre ai materiali utilizzati anche le scelte energetiche hanno caratterizzato l’impronta green di Acqua Maniva. L’approvvigionamento di energia, infatti, avviene solo da fonti rinnovabili.

Il viaggio dell’Acqua Maniva

La zona di Bagolino e del Monte Maniva è discretamente piovosa proprio perché le perturbazioni provenienti dal Mediterraneo trovano una barriera costituita dalle prime cime alpine e quindi scaricano abbondanti piogge. L’acqua piovana o quella proveniente dallo scioglimento della neve penetra nella roccia del Monte Maniva che è una montagna dal cuore di granito. Il granito è un materiale con molte fessure e crepe dove l’acqua filtra, creando un bacino d’acqua. Da questo monte hanno origine diverse sorgenti di cui la principale diventerà Acqua Maniva. Nello stabilimento di Bagolino viene inoltre imbottigliata l’acqua di due fonti minori, la Balda e la Vaia. Dalla sorgente l’acqua viene portata sino allo stabilimento tramite condutture di acciaio inossidabile.

25 anni fa fu scavata una galleria che prende il via nel punto esatto dove tutto ebbe inizio ovvero dalla troticoltura della famiglia Foglio. A compiere l’opera di escavazione della galleria furono solo due minatori che dovevano procedere su indicazioni del geologo sempre con cautela per non perdere la vena acquifera. La galleria arriva sino al basamento di roccia da cui fuoriesce la sorgente d’acqua. Una volta, poi giunta in stabilimento, l’acqua viene messa in un serbatoio dove vengono effettuate le analisi previste dalla legge ed i numerosi controlli interni. Dopo di che viene Imbottigliata così come arriva dalla fonte, dato che secondo la normativa europea non può esservi alcuna aggiunta. È un prodotto biologico al 100%.

Caratteristiche dell’Acqua Maniva

Bere bene e nella giusta quantità giornaliera (i nutrizionisti consigliano 1,5 l al giorno) è fondamentale per il nostro benessere. Acqua Maniva sgorga da una fonte alpina in un ambiente incontaminato, è leggera ma non priva di sali minerali. Ha poco sodio ed è quindi adatta per le diete iposodiche. L’acqua Maniva è idonea all’alimentazione dei neonati in base al decreto ministeriale del 2006. Altra peculiarità che hanno poche altre acque in Italia, consiste nell’avere un pH alcalino, pari a 8. Dato che nel nostro organismo il liquido extracellulare è alcalino e favorisce l’interscambio fra le cellule e l’eliminazione delle tossine, una dieta alcalina, così come l’acqua con un alto pH, favorisce il benessere cellulare. Infine passiamo al residuo fisso ma prima occorre fare una premessa.

Il residuo fisso si può definire come la quantità di sali minerali presenti in un litro di acqua. Un luogo comune vuole che le acque in bottiglia siano migliori, quando il residuo fisso è inferiore. In realtà non è così perché il nostro organismo ha bisogno di sali minerali soprattutto di tipo naturale come quelli contenuti nell’acqua. Il tipo e la quantità di sali minerali sono come una carta d’identità della sorgente da cui sgorga l’acqua. Infatti l’acqua piovana, paragonabile all’acqua distillata, filtrando nella roccia si arricchisce di determinati sali minerali (ad esempio da una roccia calcarea sgorgano acque calciche). L’acqua Maniva ha un residuo fisso di 98 mg/l. Ciò significa che se si fa evaporare un litro di acqua, rimarranno 98 mg di sali minerali. In base a questo quantitativo Maniva viene classificata come oligominerale. Questo residuo fisso è ottimale perché fornisce i sali minerali necessari ma al contempo non va a caricare eccessivamente i reni.

Per info: https://www.maniva.it/

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