22 Febbraio 2015
di: Alessio Migazzi
25 anni del famoso consorzio “tra passato, presente e futuro”
La “convention” che ha riunito ieri sera alla Cocea di Taio gli ex presidenti e i direttori delle cooperative frutticole che hanno “fatto” Melinda, il consorzio del bollino blu, non è stata una operazione nostalgia, tutt’altro, ma l’occasione per riflettere “tra passato, presente e futuro” su cosa dovrà e potrà essere il consorzio delle mele nei prossimi anni.
La storia di Melinda l’hanno raccontata i presidenti che negli anni si sono susseguiti, da Guido Ghirardini a Renzo Zanon, da Romano Weber all’attuale guida Michele Odorizzi e i direttori Dario Barbi, Maurizio Rossini oggi ai vertici di Trentino Marketing e Luca Granata che hanno guidato l’organizzazione di produttori dal 1989, anno di costituzione del “Consorzio per la valorizzazione delle mele della Valle di Non”, ad oggi.
Un percorso di aggregazione che ha vinto le diffidenze del localismo creando una rete solida e ben posizionata sul mercato internazionale e con l’obiettivo di mettere in comune le proprie forze, vocazioni produttive e reti commerciali puntando alla crescita collettiva.
Un consorzio di cooperative nate negli anni ’70 (17 di primo grado) e cresciute con il tempo fino al 1989 quando nasceva il Disciplinare di Produzione della Mela della Val di Non, il Consorzio per la valorizzazione della Mela della Val di Non ed il marchio Melinda.
Una crescita con passo regolare e poggiato su basi solide, in stile trentino ma che strizza l’occhio ai mercati mondiali senza ansie da prestazione. Arrivano gli anni ’90 e Melinda va in TV nel periodo in cui i mass-media erano ancora per pochi, e ci va con le idee chiare. Messaggi mirati in Europa e nel Mondo che la fanno diventare la mela più famosa, ancora e ancora fino ad oggi.
Poi Mondo melinda, i magazzini ipogei scavati nella dolomia della galleria “Rio Maggiore” di Tuenetto ma anche l’impegno a sostegno delle tante manifestazioni del territorio, siano essi campionati mondiali o feste di paese, o ancora il Trofeo Melinda già circuito degli assi che il Consorzio non ha mai abbandonato e che negli anni è diventato più volte Campionato Italiano di ciclismo su strada.
Un augurio dunque a Melinda ed al suo universo di piccoli e medi produttori, un augurio alla sua capacità di evolvere e reinventarsi ed un augurio a chi l’ha resa ed oggi la rende grande.
Cento di questi giorni anche dallo staff di Girovagando in Trentino.