Motovagando: on the road a Limone sul Garda

In questa puntata di “Motovagando” Claudio Chiarani e il suo gruppo di riders si trovano in Lombardia e ci accompagneranno alla scoperta del Comune di Limone sul Garda, che sorge sulla sponda bresciana del Garda. Punto di partenza del giro di questa puntata è Capo Reamol che è anche l’inizio della ciclabile del Comune di Limone. Dopo un giro per il caratteristico borgo, il gruppo si dirigerà a Tignale per una visita al Santuario di Monte Castello per poi fare ritorno a Limone da Pieve Tremosine, Tremosine, Vesio e Voltino.

La ciclabile di Limone del Garda

Nel 2018 è stata inaugurata la ciclovia di Limone del Garda ed ha riscosso subito un gran successo. Matteo Segala, consigliere comunale di Limone sul Garda spiega come il 2023 si era chiuso già positivamente con 2 milioni di passaggi ma da dati più recenti emerge che i transiti avrebbero superato la soglia dei 2 milioni e mezzo. La pista ha portato nella cittadina gardesana molti turisti anche stranieri. Durante la fiera F.RE.E di Monaco di Baviera, evento dedicato al turismo, lo stand di Limone è stato, infatti, fra i più affollati.

Il comune gardesano è davvero bike friendly in quanto è interamente percorribile in bici dalla prima galleria di Gargnano, fino al confine con il Trentino. Non solo biciclette però! Anche i motociclisti troveranno un’accoglienza straordinaria: il nostro gruppo è arrivato nel centro del borgo, parcheggiando direttamente lungolago per poi passeggiare nel centro storico. Il centro di Limone è particolare e pittoresco fra il Porto Vecchio, le piastrelle incastonate nella pavimentazione stradale che indicano la direzione da seguire per la Limonaia e le viuzze con tante botteghe.

La Limonaia del Castel

La Limonaia è un giardino coltivato ad agrumeto, una produzione assai a questa latitudine: la cittadina bresciana è, infatti la località più Nord del mondo in cui di coltiva il giallo agrume. Per valorizzare questo patrimonio, nel 1995, l’Amministrazione Comunale ha acquisito la Limonaia del Castel. I lavori di ristrutturazione sono stati particolarmente accurati riguardando la piantumazione di circa un centinaio di agrumi, il ripristino dei terrazzamenti, la messa a punto dell’impianto irriguo e del deposito degli attrezzi.

Inoltre è stato creato un percorso didattico ad hoc. La Limonaia, che si estende per ben 1633 mq, si divide in due segmenti ma è solo una parte di quella che un tempo era la superficie coltivata che si estendeva dalla Valle della Mura sino a Via delle Pozze e da Via Castello giungeva sino alla valletta della Mandola. L’ingresso è a pagamento ad un prezzo small di 2 €, ma i bambini sotto i 10 anni entrano gratis.

Lasciata la Limonaia, il gruppo di Motovagando si dirigerà dai Frati Comboniani Minori che gestiscono un’antica Limonaia piantata nel 1740. Padre Donato Benedetti ci introduce alla scoperta di questo luogo di pace e tranquillità che sebbene sia un luogo di culto, è anche molto visitato da turisti italiani e stranieri soprattutto tedeschi e polacchi. A Limone del Garda, nel 1831, nacque, infatti, Padre Daniele Comboni, espressione della vita missionaria, canonizzato nel 2003 figura che ancora oggi è richiamo per fedeli di tutto il mondo.

Padre Benedetti svela anche qualche curiosità. Pochi sanno, ad esempio, che la Limonaia appartenne anche ad una nobile famiglia della Valle di Ledro, i Ferrari. Inoltre è davvero particolare il motivo per cui in tempo di dominio austroungarico si coltivavano limoni: non come frutta quindi destinandoli al consumo alimentare ma come spezia per rifornire i laboratori farmaceutici dell’impero ed estrarre l’acido ascorbico ossia la vitamina C. È però giunta l’ora di pranzo ed il gruppo si dirigerà ad assaggiare le specialità gardesana.

Dove mangiare bene a Limone del Garda

I nostri motociclisti hanno scelto di fare una sosta al Ristorante Pizzeria Tovo di Paolo e Patrick Piantoni. Al locale di Limone del Garda oltre a godere di una splendida vista, si possono gustare ottime pizze preparate con metodo alla romana e quindi con un impasto a bassa idratazione. Non si possono dimenticare, poi, i piatti tipici della zona come i tagliolini agli agrumi con un delicato pesto di limone ed arancia, mandorle ed olio d’oliva.

I motociclisti sono i benvenuti anche perché il titolare, Paolo Piantoni, è anch’egli appassionato delle 2 ruote. La moto di Piantoni, infatti, è un vero gioiello che ha affascinato persino Claudio Chiarani: si tratta infatti di una Triumph Rocket 3 GT 2500 cavalli con serbatoio da 18 l (150 km con un pieno). Il ristorante che prende il nome dal dialettale “Tuf” (una pietra che si trova proprio nella zona in cui ha sede il locale), è aperto da marzo ad ottobre, a pranzo e a cena tutti i giorni ad esclusione del martedì che è giorno di riposo.

Il Santuario di Monte Castello

Dopo pranzo, è tempo di rimettersi in moto, procedendo in direzione Sud ed imboccando la Statale 45 bis fino al bivio per Tignale in direzione Santuario di Monte Castello. Chi volesse scattare un selfie e immortalare un lago con acque incredibilmente azzurre può fare una sosta lungo il tragitto al punto panoramico Al Fil, una splendida terrazza baciata dal sole.
Sorpassato l’abitato di Tignale, si devono quindi seguire le indicazioni per la frazione di Prabione.

Il Santuario di Monte Castello posto su un’altura di 700 m è un luogo di fede che richiama molti pellegrini. La sua storia racconta di un territorio conteso fra trentini e lombardi. Nel 1200 durante una lunga e cruenta battaglia, apparve una luce intensa che probabilmente si spiega scientificamente con il passaggio di una cometa. Questa stella fu interpretata come un segno divino per metter fine alla guerra e proprio per questo fu eretto il Santuario in segno di pace.