13 Giugno 2022
di: Girovagando in Trentino
“La sola vista ripaga dello ‘sforzo’ di arrivare lassù” si apre così una delle tante recensioni positive dedicate al Parco del respiro che su un noto portale di viaggi ha fatto il pieno di commenti positivi. Il Parco del respiro si trova a Fai della Paganella e si estende per tre sentieri. Uno di questi consente ai visitatori di affacciarsi su grandi balconi che offrono una vista impareggiabile su tutta la valle sottostante.
Il parco ovviamente è un luogo accessibile liberamente, dove l’unico biglietto che si deve pagare è costituito da “un patto” con la natura. Infatti è fondamentale rispettare il bosco e la sua bellezza.
Come ricorda Stefania Agostini naturopata e guida del Parco del respiro, all’interno si trova anche una zona archeologica dove sono state trovate tracce del passaggio dei Reti, un’antica popolazione che abitava le valli trentine prima dell’arrivo dei Romani.
Più a valle invece si trova un percorso che attraversa un’importante faggeta dove la luce del sole filtra attraverso le piante dando all’area un aspetto incantato. Questo è il cosiddetto Forest Bathing, cioè una pratica nata in Giappone col nome di “Shinrin Yoku” e che è molto diffusa in Oriente, dove svolge un grande ruolo nella medicina preventiva.
All’interno del Parco del respiro, oltre alle escursioni a piedi, si possono fare varie attività come il tree hugging, cioè andare a contatto con un albero abbracciandolo. Una pratica che porta a uno stato di serenità e relax. Ci sono poi il percorso sensoriale, che va fatto rigorosamente a piedi scalzi, e l’amaca gigante dove farsi cullare in mezzo alla natura.
Queste pratiche semplici ma efficaci possono migliorare le condizioni di salute delle persone che si approcciano a quello che si potrebbe definire un “Parco Terapeutico per il benessere” unico in Europa.