11 Ottobre 2019
di: Girovagando in Trentino
La Lessinia, il grande altopiano verde che emerge assieme alle Prealpi venete e gardesane, ci accoglie in una giornata d’autunno ancora soleggiata e piena di luce.
La prima cosa che cogliamo è la densità degli alpeggi. Ve ne sono ben 365, uno per ogni giorno dell’anno.
Le mandrie occupano ancora questi pascoli che connotano un paesaggio insieme selvaggio ed accogliente che ci ricorda una sorta di piccolo Tibet. La nostra guida è Danny Zampiccoli gestore del Rifugio Lausen, una storica malga ristrutturata nel pieno rispetto delle antiche architetture del luogo posizionata a 1260 metri a pochi chilometri da Velo Veronese.
Danny, esperta guida alpina e uomo dalle profonde qualità umane, ci accompagna lungo il sentiero delle Sfingi. La nostra camminata inizia dal borgo di Camposilvano e proseguiamo verso San Giorgio. Dopo il caratteristico fungo che troviamo alla nostra destra entriamo nella caratteristica valletta delle Sfingi chiamata così per i numerosi monoliti di rocce di rosso ammonitico dalla forma di fungo che ricordano le sfingi egizie.
Con Danny parliamo dell’ambiente e della storia delle Lessinia un tempo abitata dai Reti e poi dai Romani fino all’avvento delle pastorizia, dell’allevamento delle pecore e della lavorazione della lana e poi della colonizzazione cimbra.
Gli abitanti di questi piccoli villaggi di montagna e degli insediamenti sparsi sono gli eredi delle popolazioni germanofone dei Cimbri chiamati a tagliare le antiche foreste che ricoprivano queste colline per farne dei pascoli così come li ritroviamo ora.
Danny ci parla lungo il tragitto delle antiche leggende della Lessinia così come delle nuove sfide di un territorio che cerca nuovi orizzonti fra l’allevamento di qualità, il turismo rurale e la convivenza con i lupi ed i cinghiali.
Concludiamo la nostra escursione presso il vicino caseificio Dalla Valentina dove Matteo Riva ci parla del Monte Veronese Dop, il formaggio simbolo di questo territorio.
Salutiamo infine l’amico Danny con la promessa di rivederci per compiere ancora altre escursioni sia a piedi che in bicicletta per la gioia di scoprire sempre nuovi itinerari e nuovi orizzonti sia fuori che dentro di noi.